Nuovo sciopero all’agenzia Dire | I giornalisti rivelano un segreto scioccante sugli stipendi a rate!

Nuovo Sciopero all’Agenzia Dire: I Giornalisti Protestano Contro Stipendi a Rate

Roma – L’agenzia Dire si trova nuovamente al centro di una forte contestazione sindacale. Oggi, giovedì 23 ottobre, il Comitato di redazione ha indetto uno sciopero per evidenziare la grave situazione economica in cui versano i lavoratori, costretti ad affrontare stipendi erogati a singhiozzo e dilazionati su più mesi. La situazione è aggravata dall’attesa degli stipendi di settembre e dall’incertezza riguardante quelli di ottobre.

La protesta è il risultato di un mandato approvato a maggioranza dall’assemblea dei giornalisti, che ha espresso la propria frustrazione dopo mesi di ritardi nei pagamenti. Nonostante un recente comunicato dell’editore, che parlava di risvolti positivi in merito a un piano di risanamento avviato con l’Agenzia delle entrate, il clima fra i dipendenti rimane teso.

“Lo stipendio è un diritto intoccabile,” afferma il Cdr, sottolineando la crescente difficoltà in cui si trovano le lavoratrici e i lavoratori dell’agenzia. Nonostante le difficoltà, il corpo redazionale continua a garantire l’uscita quotidiana del notiziario, dimostrando professionalità e dedizione anche in tempi di crisi.

Attualmente, l’unica notizia positiva riguarda l’arrivo di un’ulteriore rata degli arretrati di luglio e agosto. Tuttavia, ciò non basta a placare le preoccupazioni del personale, che chiede un intervento immediato dell’azienda per garantire la regolarità retributiva.

In conclusione, il Cdr ha fatto appello anche al Dipartimento dell’Editoria, chiedendo di accelerare le procedure per la riammissione dell’agenzia nel bando nazionale, sospeso da marzo scorso. La speranza è che questa mobilitazione fornisca il necessario impulso per risolvere le problematiche economiche e garantire un futuro più stabile per i lavoratori della Dire.