Tensione crescente: Stati Uniti pronti a intervenire in Venezuela, Maduro cerca supporto estero
ROMA – La situazione nel Mar dei Caraibi si fa sempre più tesa, con gli Stati Uniti che intensificano la loro presenza militare per contrastare il narcotraffico, mentre il presidente venezuelano Nicolás Maduro si rivolge a alleati storici come Russia, Cina e Iran per rafforzare le difese del suo Paese. Secondo documenti riservati del governo americano, riportati dal Washington Post, Caracas ha recentemente richiesto assistenza militare sostanziale, inclusa la manutenzione di aerei e la fornitura di missili.
Richiesta di aiuto internazionale
In un’iniziativa inedita, Maduro ha inviato una lettera a Vladimir Putin, chiedendo supporto tecnico per potenziare le capacità di sorveglianza aerea tramite radar. Ma non si è fermato qui. Anche Xi Jinping ha ricevuto un messaggio dal leader venezuelano, che ha sollecitato una “cooperazione militare estesa” per affrontare la crescente ostilità proveniente da Washington, aggiungendo una richiesta di produzione di nuovi sistemi radar.
Impatto delle forniture militari
Il ministro venezuelano dei Trasporti, Ramón Celestino Velásquez, sarebbe attivamente impegnato a coordinare l’acquisto di droni e apparecchiature militari dall’Iran, Compresi sistemi di intercettazione GPS e droni con un raggio operativo di circa mille chilometri. Queste mosse evidenziano un chiaro tentativo di Caracas di modernizzare le sue forze armate, molti dei quali già obsolete. Un ex ufficiale militare ha dichiarato che “molti elicotteri non sono più operativi e i missili sono vecchi”, il che solleva interrogativi sulla reale capacità di difesa del Paese.
Le manovre americane
Nel frattempo, Washington ha incrementato il dispiegamento di navi, truppe e droni vicino alle coste venezuelane, avvertendo che l’obiettivo è smantellare le reti di traffico di droga. Queste operazioni sono state condannate da Caracas, che le ha etichettate come una “provocazione militare”. L’ONU ha preso posizione, affermando che gli attacchi contro le navi sospettate di traffico di droga sono “illegali” e ha richiesto un’indagine indipendente sui recenti sviluppi.
Rapporti Russia-Venezuela
Domenica scorsa, un aereo da trasporto russo Ilyushin Il-76, già sanzionato dagli Stati Uniti, ha atterrato a Caracas, eludendo lo spazio aereo occidentale. Questo evento è avvenuto a poche ore dalla ratifica di un nuovo trattato strategico fra Mosca e Caracas, che conferma l’alleanza tra i due Paesi. Tuttavia, esperti osservatori avvertono che le risorse russe potrebbero essere limitate a causa degli impegni in Ucraina.
La cooperazione tra Russia e Venezuela risale ai tempi di Hugo Chávez e include diverse aree, dalla produzione di armi alla gestione dei giacimenti petroliferi. Significativamente, le imprese russe sono coinvolte in joint venture nel settore petrolifero venezuelano, producendo oltre 100.000 barili al giorno.
Conclusioni
In questo clima di crescente tensione, il futuro delle relazioni tra Venezuela e Stati Uniti appare sempre più incerto. Mentre Caracas cerca di rafforzare le proprie difese con l’assistenza di potenze straniere, gli Stati Uniti sembrano determinati a rispondere con misure sempre più aggressive, intensificando il rischio di uno scontro aperto nella regione. La comunità internazionale osserva con apprensione, in attesa di sviluppi che potrebbero avere ripercussioni ben oltre il confine venezuelano.