Il 70% dei giovani talenti spaziali lavora all’estero | L’Italia può diventare l’hub della Space Economy?

Milano Ospita gli Stati Generali della Space Economy: Focus sul Capitale Umano

Si è concluso a Milano, negli spazi suggestivi di Hangar Bicocca, il terzo e ultimo incontro degli Stati Generali della Space Economy 2025. Un evento cruciale, promosso dall’Intergruppo Parlamentare per la Space Economy (Ipse) e presieduto dall’onorevole Andrea Mascaretti, che ha messo al centro il tema del capitale umano, considerato il vero motore di crescita per il settore spaziale italiano ed europeo.

L’incontro a Milano ha concluso un ciclo di dibattiti iniziato alla Farnesina di Roma e proseguito a Torino, raccogliendo un vasto ventaglio di attori: istituzioni, imprese, finanza, universitĂ  e centri di ricerca. Obiettivo comune? Delineare una roadmap strategica per un comparto importante, che si prevede raggiungerĂ  un mercato globale di 1.800 miliardi di dollari entro il 2035, secondo Bank of America. L’Italia, pur occupando il terzo posto in Europa per investimenti pubblici nel settore, si trova però solo al settimo posto per ritorno industriale, rivelando la necessitĂ  di interventi incisivi.

Gabriele Ferrieri, presidente di Angi – Associazione Nazionale Giovani Innovatori, ha aperto il dibattito sul capitale umano durante il Tavolo tecnico di questa edizione. La sua affermazione che “il cielo non è un limite: è il nostro prossimo mercato” ha suscitato l’attenzione dei presenti. Ferrieri ha presentato un pacchetto di proposte operative per trasformare l’Italia in un hub centrale della Space Economy. Tra queste, un incremento del ruolo di Cdp Venture Capital per il Fondo Nazionale Space Venture, un tax credit del 50% per R&D spaziale, e la creazione di 500 borse per un ‘Erasmus spaziale’ in Esa e Asi.

Osservando le statistiche attuali, Ferrieri ha sottolineato come il 70% dei talenti under 35 nel settore dello space tech lavori all’estero, con le donne che rappresentano solo il 22% della forza lavoro. A ciò si aggiunge il dato che il 60% delle competenze richieste oggi non esisteva cinque anni fa, segnalando un urgente bisogno di aggiornamento e innovazione nel campo.

In un appello chiaro e diretto, Ferrieri ha chiesto un patto generazionale, affermando: “Le persone sono il vero propellente.” Ha esortato i politici a lavorare insieme alle idee e competenze dei giovani per conquistare il mercato spaziale emergente.

Concludendo, gli Stati Generali della Space Economy 2025 si sono rivelati un’importante piattaforma per il dialogo e la crescita, segnalando la centralitĂ  del capitale umano in un settore dalle enormi prospettive future. La sfida è lanciata: investire in talenti e strategie efficaci per non perdere l’occasione di essere protagonisti nel grande mercato del futuro.