Pasolini e la Torre di Chia: casa o miraggio? | Il mistero che scuote il mondo della cultura!

Un Mistero a Cinquant’Anni dalla Morte di Pasolini: La Torre di Chia

Roma – A cinquant’anni dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini, la Torre di Chia, nel comune di Soriano nel Cimino, si trova al centro di un acceso contenzioso legale. Era davvero la casa dello scrittore o no? Questo interrogativo si fa sempre più pressante, in attesa dell’udienza fissata per martedì 4 novembre, dove il Commissario per gli usi civici dovrà pronunciarsi su una questione che mescola storia, diritto e passione.

La Torre, un antico castello medievale, è stato l’ultimo sogno di Pasolini. Dopo aver girato alcune scene del “Vangelo secondo Matteo” in questa splendida localitĂ , Pasolini riuscì ad acquistare il terreno e i ruderi nel 1970. Nel 2021, però, l’attore Gabriele Gallinari ha acquistato la proprietĂ  dagli eredi dello scrittore, dopo che il Ministero dei Beni Culturali aveva imposto un vincolo sulla zona nel 2001 e dopo che gli eredi avevano provato senza successo a cederla allo Stato.

La Controversia Giuridica

Tuttavia, il sogno di Gallinari si è rapidamente trasformato in un incubo legale. Solo pochi mesi dopo l’acquisto, il “Dominio Pubblico” dell’UniversitĂ  Agraria di Chia ha rivendicato la proprietĂ , sostenendo di avere diritti storici sul luogo. Il caso ha radici profonde, risalenti al Medioevo, quando gli usi civici garantivano diritti di pascolo, legnatico, e coltivazione.

Gallinari ha dichiarato alla Dire: “Ho acquistato la proprietĂ  su base di una certificazione del Comune che escludeva la presenza di usi civici.” Nonostante ciò, la situazione è precipitata quando, ad aprile 2022, l’UniversitĂ  Agraria ha avviato un’azione legale per rivendicare la Torre. L’attore sostiene che la consulenza tecnica ha escluso l’esistenza di usi civici sulla Torre, ma la decisione del Commissario ha colto tutti di sorpresa, ordinando la reintegrazione degli immobili a favore della Regione Lazio.

L’Incertezza del Futuro

Gallinari, visibilmente provato dalla situazione, ha rivelato: “Mi devono tirare via da qui con la forza.” Mentre si prepara per la prima udienza della Corte d’Appello di Roma, si interroga continuamente sui lavori di ristrutturazione: “Ogni volta che sistemo qualcosa in questa casa mi domando se debba farlo o meno.”

Il mistero intorno alla Torre di Chia si fa inquietante, evocando interrogativi sulla legittimitĂ  della presenza di Pasolini e sull’ereditĂ  che ha lasciato. Incredibilmente, la questione degli usi civici è emersa solo dopo l’acquisto da parte di Gallinari, e mai prima era stata sollevata dagli eredi dello scrittore.

Un Sogno Frammentato

Questo conflitto legale giunge in un momento simbolico, mentre il mondo ricorda Pasolini, la cui figura continua a ispirare generazioni di artisti e pensatori. La Torre di Chia, che Pasolini definiva un luogo di rifugio spirituale, ora diventa un palcoscenico di battaglie legali.

In un periodo in cui la sua ereditĂ  culturale è celebrata e rivalutata, la domanda resta: è davvero giusto mettere in discussione la casa dell’icona artistica che ha saputo “cantare” la bellezza di una cultura? Mentre si attende la decisione del 4 novembre, la Torre di Chia continua a vivere una stagione di incertezze, riflettendo sul paradosso del talento di Pasolini, il quale cercava un angolo di pace per esprimere la sua arte.

Mentre il contenzioso prosegue, i turisti e gli amanti della poesia continueranno a peregrinare ai piedi della Torre, testimoni di un conflitto che, nel suo modo drammatico, celebra la memoria di un grande intellettuale. Una celebrazione che, ironicamente, potrebbe ostacolare il suo desiderio di vivere in un angolo di bellezza, “nel paesaggio piĂą bello del mondo”, come scrisse nel suo “Poeta delle Ceneri”.