Tragedia della rinoplastica, il chirurgo Gardellin lancia un appello: “Non cercate gli sconti”
In un drammatico episodio verificatosi a Roma, Agata, una giovane ragazza, è morta in seguito a un intervento di rinoplastica, suscitando sgomento e preoccupazione nel mondo della chirurgia estetica. Il chirurgo estetico Gardellin ha rilasciato un video di commento sui social, sottolineando l’importanza della qualità e della preparazione in ambito medico. "Nella chirurgia estetica non si possono cercare gli sconti, ma la qualità", ha affermato Gardellin.
I DUBBI SULL’INTERVENTO E LE ANALISI PREVENTIVE
Secondo quanto riportato, la tragedia sarebbe stata causata da una reazione allergica all’anestesia somministrata durante l’operazione. La vicenda ha sollevato interrogativi sulla scelta dell’ambulatorio in cui l’intervento è avvenuto. Gardellin ha espresso perplessità: “Perché fare una rinoplastica in ambulatorio? Se sorgono problematiche, non ci sono le tempistiche necessarie per trasferire il paziente in una struttura adeguata.”
Inoltre, il chirurgo ha messo in discussione l’assenza di esami preoperatori. “Non sono state fatte le analisi? Era fondamentale accertare eventuali problematiche prima dell’intervento.” Nonostante le indagini condotte dai NAS, che hanno rivelato la mancanza di documentazione adeguata, la medicina estetica continua a essere percepita come un campo in cui la preparazione e la sicurezza non possono essere trascurate.
L’APPELLO DEL CHIRURGO
Nel suo messaggio, Gardellin ha enfatizzato l’urgenza di sensibilizzare le pazienti. “Cercate di non ricercare l’economicità della situazione, lo sconto, il prezzo più basso.” L’idea che il costo ridotto di un intervento possa compromettere la qualità e la sicurezza è un concetto che il chirurgo vuole far emergere.
“Un intervento in una clinica-chirurgica valida ha costi significativi: un terzo del costo totale va solo per la struttura.” In un mercato dove la concorrenza sul prezzo è sempre più agguerrita, il messaggio di Gardellin si propone di incoraggiare le pazienti a optare per la qualità e la sicurezza, piuttosto che per il risparmio.
UNA SCONFITTA PER TUTTI
Il chirurgo conclude il suo intervento con un tono di rassegnazione: “È una sconfitta per tutti noi. Dispiace che, quando succedono queste cose, escono nomi e cognomi, la città, il nome delle cliniche.” Questa tragedia ha messo in luce le criticità del settore, esortando tutti a riflettere seriamente sulle scelte da compiere.
La morte di Agata dovrebbe rappresentare un campanello d’allarme per chiunque consideri di sottoporsi a un intervento estetico. La sicurezza e la professionalità devono sempre avere la priorità, in un campo dove non ci si può permettere di abbassare la guardia.