Insediato il Nuovo Consiglio Regionale dei Beni Culturali e Ambientali in Sicilia
Palermo, 14 novembre 2024 – È stato ufficialmente insediato il nuovo Consiglio regionale dei beni culturali e ambientali, un organismo cruciale per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale dell’isola. Il Consiglio, che ha l’obiettivo di supportare la programmazione nel settore, riunisce una pluralità di attori, tra cui istituzioni regionali, università e rappresentanti ecclesiali.
La ricostituzione del Consiglio avviene su iniziativa del governatore, Renato Schifani, e dell’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato. La presidenza dell’organismo è affidata a Margherita Rizza, dirigente dell’amministrazione regionale, che funge da delegato del presidente.
Le funzioni del nuovo Consiglio sono molteplici e di grande rilevanza. Tra i compiti principali ci sono l’elaborazione del piano regionale per la tutela e valorizzazione dei beni culturali, nonché l’espressione di pareri riguardo a concessioni di scavi e demaniali collegate ai beni culturali. Inoltre, l’organismo fornisce indicazioni su criteri di assunzione del personale scientifico, un aspetto fondamentale per la qualità del lavoro svolto nel settore.
Il Consiglio è composto da una variegata rappresentanza. Oltre a membri dell’amministrazione regionale, include anche esperti e professionisti del settore. Per citarne alcuni, partecipano Alessandro Dagnino, assessore all’Economia, e i presidenti delle commissioni legislative dell’Ars, Dario Daidone e Fabrizio Ferrara. Tra gli esperti figurano anche rappresentanti delle università siciliane e della Consulta regionale degli ordini professionali.
Il segretario del Consiglio è Paolo Valentini, un funzionario direttivo del dipartimento regionale ai Beni culturali, che avrà il compito di coordinare le attività e favorire il dialogo tra i vari attori coinvolti.
La creazione di questo nuovo organismo rappresenta un passo significativo verso una gestione più efficace ed integrata del patrimonio culturale siciliano, promuovendo così la partecipazione della comunità e valorizzando l’identità culturale dell’isola. La speranza è che il Consiglio possa operare con efficienza e tempestività , contribuendo a preservare la ricchezza culturale della Sicilia per le generazioni future.