FDI Palermo: Milazzo avverte, "RESET non deve diventare un comitato elettorale"
Palermo, 14 Novembre 2024 – La questione della società RESET, incaricata della gestione dei servizi pubblici nella città di Palermo, torna al centro del dibattito politico. Il Capogruppo di Fratelli d’Italia (FDI) all’Assemblea Comunale, Milazzo, ha espresso preoccupazione riguardo potenziali manovre elettorali che potrebbero compromettere l’efficacia della società.
In un comunicato stampa, Milazzo ha chiarito che "RESET non deve trasformarsi in un comitato elettorale". Secondo il consigliere, è fondamentale preservare l’integrità dell’ente e dei suoi lavoratori da iniziative politiche che potrebbero danneggiarne l’operato e la reputazione.
Milazzo ha denunciato la paralisi creata da "proclami ed emendamenti" proposti dai membri di Forza Italia, che, a suo dire, sembrano più orientati a soddisfare le esigenze elettorali del partito piuttosto che a salvaguardare le sorti della società. Ha sottolineato che "non si rilancia RESET prevedendo la pulizia delle spiagge un giorno sì e uno no", ma piuttosto gestendo la società con responsabilità, a tutela di tanti lavoratori.
Il Capogruppo ha inoltre evidenziato con soddisfazione l’approvazione dell’atto riguardante il contratto di servizio RESET da parte della commissione bilancio, che presiede. "È stato esitato in tempi record e con la piena collaborazione di tutti i membri", ha dichiarato, sottolineando l’importanza dei dialoghi costruttivi nel processo decisionale.
Tuttavia, Milazzo ha lamentato che l’inizativa della minoranza, in particolare di Forza Italia, ha causato un rallentamento in un momento in cui era possibile procedere rapidamente al voto. "Anziché votare già ieri, ci troviamo di fronte a posizioni oltranziste e a emendamenti non concordati," ha aggiunto, evidenziando la frustrazione nel non vedere approvata l’iniziativa durante la conferenza dei capigruppo.
In conclusione, Milazzo ha reso noto il disappunto del suo gruppo di fronte a quelle che definisce "false notizie e promesse" che circolano nel dibattito politico. La situazione, quindi, rimane tesa, con il futuro della società RESET che dipende non solo dall’approvazione del contratto di servizio, ma anche dalla capacità di tutti i gruppi politici di lavorare insieme per il bene della città.