“Fa male tutto questo”, Simone Dei Pieri commenta scandali sui finanziamenti culturali

In un periodo in cui la cultura dovrebbe essere un pilastro di crescita e coesione sociale, le notizie di scandali legati alla gestione di fondi pubblici e privati per eventi e mostre, come sottolineato dal Direttore del Catania Book Festival Simone Dei Pieri, fanno riflettere sulla necessità di una maggiore trasparenza e sostegno alle realtà culturali autentiche.

Dei Pieri ha espresso il suo disappunto sui social, commentando il recente flusso di articoli che riportano arresti e indagini legati a finanziamenti poco chiari per eventi culturali in Sicilia.

Nel suo messaggio, Dei Pieri non entra nel merito delle indagini in corso, lasciando che siano i processi a stabilire la verità. Tuttavia, esprime una profonda amarezza nel vedere il termine “cultura” associato a scandali giudiziari. La sua riflessione si concentra non solo sulla condanna di atti illeciti, ma anche sull’impatto che questi hanno sulle realtà culturali meritorie e sulle persone che, giorno dopo giorno, lavorano per promuovere e diffondere la cultura in Sicilia.

Il Direttore del Catania Book Festival sottolinea come questi scandali, se confermati, possano sottrarre risorse fondamentali per le tante realtà che operano nel settore culturale con impegno e passione. Parla delle “centinaia di associazioni culturali” che, nonostante ricevano solo “briciole” di finanziamenti, portano avanti progetti significativi di inclusione sociale e di valorizzazione delle bellezze locali. Pensa a quelle realtà che organizzano mostre di grande valore artistico e a coloro che, nonostante le difficoltà, lavorano per fare conoscere i tesori nascosti delle zone più remote dell’isola.

Dei Pieri fa appello a un cambio di prospettiva, chiedendo di sostenere chi opera nella cultura con dedizione e competenza. Mentre il settore è spesso vittima di inefficienze e pratiche poco trasparenti, il messaggio del Direttore del Catania Book Festival è chiaro: bisogna allontanare chi sfrutta la cultura a scopi personali e a danno della comunità. In un periodo storico in cui l’arte, la cultura e la creatività dovrebbero essere strumenti di crescita e sviluppo, è essenziale proteggere chi lavora per il bene comune e fare in modo che i fondi e le risorse destinate alla cultura vengano utilizzati in modo corretto e trasparente.

Il commento di Dei Pieri invita a riflettere sulla responsabilità collettiva nell’ambito della cultura. Sostenere chi lavora con serietà e passione, contrastando ogni forma di sfruttamento, è fondamentale per costruire una società che riconosce e premia il valore autentico della cultura. La trasparenza, la corretta gestione delle risorse e il rispetto per chi contribuisce alla crescita della comunità sono gli ingredienti fondamentali per fare della cultura una vera risorsa per tutti, e non uno strumento di opportunismo.