Scholz chiama Putin dopo due anni | Si avvicina la pace o sarà solo un ennesimo passo falso?

Scholz chiede a Putin la fine della guerra di aggressione contro l’Ucraina

In un gesto significativo di diplomazia, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha contattato il presidente russo Vladimir Putin per proporre la cessazione della guerra di aggressione contro l’Ucraina. Questo è il primo colloquio tra i due leader da dicembre 2022 e arriva in un momento in cui le tensioni geopolitiche continuano a influenzare le dinamiche europee.

Preparazione accurata per il colloquio

Secondo quanto riportato da fonti tedesche, Scholz si è preparato per settimane per questa chiamata, coordinandosi con Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e altri Paesi del forum G7. La conversazione, durata circa un’ora, è stata avviata proprio dal cancelliere, un segno chiaro della sua volontà di rinnovare l’impegno diplomatico per risolvere il conflitto.

Richiesta di una "pace giusta e duratura"

Durante il colloquio, Scholz ha chiesto esplicitamente a Putin di porre fine alle ostilità e di ritirare le truppe russe dall’Ucraina. In aggiunta, il cancelliere ha evidenziato la necessità di cercare una "soluzione negoziata" per garantire una pace duratura, sottolineando l’importanza di affrontare le cause profonde del conflitto.

Risposta del Cremlino e contesto internazionale

Il Cremlino ha risposto alla telefonata mettendo in evidenza che eventuali accordi futuri devono considerare gli interessi russi in materia di sicurezza e devono essere basati sulle "nuove realtà territoriali". Questa posizione, riportata da agenzie di stampa moscovite, segna una chiara ostinazione da parte della Russia nel difendere le proprie pretese territoriali.

Infine, Scholz ha ribadito il fermo impegno della Germania nel supportare l’Ucraina nella sua difesa, segnando la determinazione di Berlino a mantenere una posizione ferma in un contesto internazionale che continua a richiedere un’attenzione costante.

Questo colloquio rappresenta non solo un passo verso una potenziale distensione delle relazioni tra i leader europei e russi, ma anche un’opportunità per mettere in luce la necessità di un dialogo aperto e sincero in un periodo di grandi incertezze. La vera sfida rimane, però, la disponibilità di entrambe le parti a riconoscere la necessità di un cambiamento sostanziale per raggiungere una pace sostenibile.