Fortunata: la Storia di una Cicogna Nera a Pantelleria
Pantelleria, 18 novembre 2024 – Una giovane cicogna nera, soprannominata Fortunata, è diventata protagonista di una storia che unisce amore per la natura e solidarietà umana. Arrivata sull’isola dopo un lungo e faticoso viaggio, questa rara migrazione ha colpito tutti gli operatori del Parco Nazionale che si sono attivati per soccorrerla.
Fortunata ha scelto il Lago Bagno dell’Acqua come luogo di rifugio. Qui, è stata accolta con cura e attenzione dagli uomini del Parco e dalle Guardie Forestali. A raccontare l’accaduto è Andrea Biddittu, biologo del Parco, che ha seguito il recupero di Fortunata sin dal suo arrivo. "Dopo essere stata trovata gravemente indebolita, Fortunata ha ricevuto le giuste cure e, fortunatamente, ha ripreso le forze," afferma Biddittu. La cicogna è stata poi trasferita a Palermo per ricevere ulteriori trattamenti al Centro Regionale di Recupero della Fauna Selvatica di Ficuzza.
L’incredibile storia di Fortunata è il frutto di una sinergia tra pubblico e privato.Grazie all’intervento dell’Associazione Avamposto Umano di Consolo e alla collaborazione di enti come l’Ente Parco Nazionale e il Corpo Forestale della Regione Siciliana, questa cicogna ha ricevuto il supporto necessario per recuperare la salute. La dedizione e l’impegno di queste realtà sottolineano l’importanza del lavoro di squadra nella salvaguardia della fauna selvatica.
Nel contesto europeo, la cicogna nera (Ciconia nigra) è considerata una specie rarissima, con pochissime coppie che svernano in Italia. La sua tutela è fondamentale, dato che la Direttiva "Uccelli" la classifica come specie a rischio di estinzione. La presenza di Fortunata sull’isola di Pantelleria evidenzia il ruolo cruciale di questo habitat nella conservazione delle specie migratorie.
Pantelleria si conferma, dunque, un hotspot di biodiversità con circa 270 specie di uccelli censiti. Queste avifaune, sia stanziali che migratorie, scelgono l’isola come punto di sosta durante i loro spostamenti verso abitazioni permanenti in nord Europa o nel sud africano. "La varietà faunistica di Pantelleria è un patrimonio prezioso che deve essere preservato e valorizzato," conclude Biddittu.
Il viaggio di Fortunata non si ferma qui. Dopo aver ripreso le forze, ha già ripreso il volo, lasciandosi dietro una storia di speranza, collaborazione e impegno per la salvaguardia della natura. La sua avventura è un’iniezione di ottimismo per tutti coloro che si battono per la tutela dell’ambiente. Buon viaggio, Fortunata!