Il 93,9% dei femminicidi è commesso da italiani: Edoardo Leo nel mirino del dibattito culturale
ROMA – Il tema della violenza di genere continua a sollevare polemiche accese in Italia, alimentate anche dalle dichiarazioni del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, in occasione dell’inaugurazione della Fondazione Cecchettin. Durante un intervento a “L’aria che tira” su La7, l’attore e regista Edoardo Leo ha confrontato il suo punto di vista con quello di Francesco Giubilei, presidente di Nazione Futura, facendo emergere dati che non possono essere ignorati.
“C’è un dato incontrovertibile del ministero dell’Interno: il 93,9% dei femminicidi è stato commesso da italiani”. Con queste parole, Leo ha tentato di smontare l’argomentazione di Giubilei, che aveva minimizzato il ruolo del patriarcato in Italia, affermando che “solo alcuni uomini compiono violenze inaccettabili contro le donne”. Il regista, partendo dai dati ufficiali, ha sottolineato che “se discutiamo pure i dati è finita”, una critica diretta alla superficialità con cui alcuni tentano di distorcere la verità dei numeri.
In risposta a Leo, Giubilei ha cercato di spostare il focus sul contesto dell’immigrazione, insinuando che “dobbiamo considerare la proporzione sulla percentuale di immigrati rispetto alla popolazione italiana”. Tuttavia, per Leo, queste affermazioni non fanno altro che confondere il dibattito. “Dire che il patriarcato non esiste e che c’è l’Islam significa proprio non leggere i numeri”, ha affermato, richiamando l’attenzione su un aspetto fondamentale della questione: l’urgenza di affrontare il problema della violenza di genere con serietà e onestà intellettuale.
“IN DUE SETTIMANE UCCISE 5 RAGAZZE UNDER 30 TUTTE DA ITALIANI”. Questo l’amaro riconoscimento avanzato da Leo, il quale ha evidenziato che solo recentemente cinque giovani donne sono state vittime di femminicidi, tutte da parte di uomini italiani nel contesto domestico. Con l’imminente Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra il 25 novembre, l’attore ha lanciato un forte allerta: “C’è un’emergenza, non possiamo dire che in Italia è diverso rispetto agli altri paesi”.
L’intervento di Leo, sostenuto dalla presentazione del suo film “Non sono quello che sono”, rappresenta un invito a non distogliere l’attenzione dalla gravità della situazione, insistendo su una realtà innegabile che merita di essere affrontata senza ambiguità.
Infine, Leo ha risposto con ironia a una provocazione riguardante le idee di famiglia di leader politici come Meloni e Salvini: “Ci vediamo nei migliori cinema, ma anche nei peggiori…”. Una battuta che chiude il cerchio su un dibattito culturale che merita appuntamenti più seri e meno superficiali.
La violenza di genere non è un problema marginale ma un tema cruciale, e i dati lo confermano in modo definitivo. L’analisi dei fenomeni sociali deve partire dalla realtà e non da pregiudizi.