A volte il Comune di Catania non basta e l’inciviltà dei cittadini non aiuta ma fortunatamente non tutti i catanesi sono uguali (anche se quelli civili sono una minoranza, almeno guardando i rifiuti in città). Mercoledì scorso, cinquanta volontari Enel, in collaborazione con Legambiente, hanno preso parte a un’importante iniziativa di pulizia della spiaggia libera n.1 della Plaia di Catania.
La raccolta ha portato al recupero di circa 480 chili di rifiuti, suddivisi tra 100 chili di materiali indifferenziati, 70 chili di plastica, 200 chili di vetro, 3 chili di mozziconi di sigarette, 10 chili di carta e 100 chili di metalli vari. Si tratta di materiali altamente inquinanti, caratterizzati da lunghi tempi di degradazione nell’ambiente.
Un impegno concreto per monitorare e tutelare l’ambiente
L’iniziativa rientra nel progetto “Beach Litter”, un programma di volontariato aziendale di Enel che, nel corso del 2024, coinvolgerà circa 380 dipendenti in 10 giornate dedicate alla pulizia di litorali, spiagge, parchi e aree verdi urbane in tutta Italia. L’obiettivo è duplice: da un lato, censire la quantità e la tipologia di rifiuti presenti nelle aree pubbliche; dall’altro, sensibilizzare sul tema dell’impatto ambientale causato dall’abbandono dei rifiuti.
Un modello europeo per la raccolta e catalogazione dei rifiuti
La metodologia adottata segue le linee guida della Commissione Ambiente dell’Unione Europea. I rifiuti raccolti vengono non solo rimossi, ma anche catalogati e registrati secondo un protocollo standard condiviso a livello europeo. Questo permette di confrontare i dati raccolti a Catania con quelli di altre città italiane ed europee, contribuendo a un monitoraggio su scala più ampia dello stato di salute dell’ambiente.