La mano sinistra non sa cosa fa quella destra in Sicilia e nello specifico a Catania: Regione Siciliana autorizza privatizzazione del Porticciolo di Ognina mentre il Comune di Catania cade dalle nuvole provando a impedirlo. Intanto emerge la protesta, con manifestazione prevista sabato, poiché parte dei cittadini non crede alle parole della società “La Tortuga”. Quest’ultima promette che sarà ugualmente consentito l’accesso ai cittadini potendo continuare a fruire del porto gratuitamente.
Revoca della concessione a Tortuga per il porticciolo di Ognina: la richiesta del sindaco Trantino
Enrico Trantino ha formalizzato una richiesta di revoca alla Regione Siciliana, sottolineando la presenza di presupposti errati nel provvedimento rilasciato il 17 ottobre. Il primo cittadino contesta la concessione in quanto, a suo avviso, non sarebbe stata emessa sulla base di una corretta interpretazione dei pareri e dei provvedimenti legali. Inoltre, la concessione privata rischia di ostacolare un importante progetto di rigenerazione urbana avviato dal Comune.
Il progetto di rigenerazione urbana per Ognina
Enrico Trantino evidenzia l‘importanza strategica di Ognina, cuore di un piano di riqualificazione che prevede 15 milioni di euro di investimenti e numerosi progetti volti a risolvere criticità storiche, come la demolizione del cavalcavia che divide il borgo dal mare.
Un futuro sostenibile per Ognina: la visione integrata dell’amministrazione
Il sindaco sottolinea come l’introduzione di una struttura galleggiante possa compromettere la visione integrata e sostenibile di sviluppo prevista dal piano urbanistico generale, che mira a migliorare la connessione tra la città e il mare.
La posizione del consiglio comunale: tutelare la cultura e l’ambiente di Ognina
Il presidente del consiglio comunale, Sebastiano Anastasi, ha pienamente supportato l’iniziativa del sindaco, rimarcando la necessità di proteggere il valore culturale e ambientale di Ognina, un luogo simbolico per i catanesi e dalle grandi potenzialità turistiche.