Il Cremlino avverte l’Occidente: “I missili Oreshnik possono raggiungere tutta l’Europa”
ROMA – Un nuovo allerta giunge dal Cremlino, dove il presidente russo Vladimir Putin ha recentemente annunciato che i missili Oreshnik hanno la capacità di colpire qualsiasi obiettivo in Europa. Durante un incontro con i vertici della Difesa e i rappresentanti delle industrie militari, Putin ha contestato le affermazioni degli Stati Uniti, le quali minimizzavano la potenza della forza missilistica russa, sostenendo che il Paese dispone di un numero sufficiente di missili balistici ad alta velocità per sostenere test in reali condizioni di combattimento.
Alla conferenza, il generale Sergei Karakayev, comandante delle forze missilistiche strategiche russe, ha confermato l’assunto di Putin, specificando che i missili possono effettivamente colpire obiettivi in tutta Europa. Queste dichiarazioni giungono in un momento di crescente tensione internazionale e sollevano nuove preoccupazioni sulla sicurezza del continente.
I missili Oreshnik, recentemente testati, sono progettati per viaggiare a una velocità ipersonica di dieci volte quella del suono, il che li rende di fatto impossibili da intercettare. I rapporti indicano che il missile ha una gittata di 5.000 chilometri, permettendo così di raggiungere non solo paesi limitrofi ma quasi tutta l’Europa.
Il vertice al Cremlino è stato convocato in seguito a un lancio di successo che ha visto il missile Oreshnik colpire un complesso industriale militare a Dnipro. Questo sviluppo tecnico non solo evidenzia i progressi della Russia nel campo della difesa missilistica, ma potrebbe anche segnare un cambio di paradigma nella strategia di deterrenza utilizzata dal Paese.
Mentre le dichiarazioni di Putin e Karakayev potrebbero essere interpretate come un tentativo di intimidazione nei confronti delle nazioni occidentali, resta da vedere quale sarà la risposta da parte della NATO e delle potenze europee. Le parole del Cremlino non fanno che accentuare l’esigenza di un dialogo che possa contribuire a una situazione di stabilità e sicurezza nel continente.