19enne si lancia da un’auto in corsa: il gesto disperato per salvarsi la vita a Napoli

Lunedì ricorrerà la giornata internazionale contro la violenza sulle donne e quest’ultimo episodio a Napoli, pochi giorni prima del 25 novembre, fa riflettere su quanto ancora ci sia da fare per sensibilizzare e quanto il pericolo sia sempre dietro l’angolo.

Tragedia sfiorata a Napoli: ragazza si getta da un’auto in corsa per sfuggire agli abusi

A Napoli, una diciannovenne ha vissuto una notte di terrore quando, convinta di essere salita a bordo del taxi che aveva chiamato, si è ritrovata prigioniera di un uomo che l’ha molestata e aggredita. La giovane, salita sull’auto nei pressi di Corso Umberto, ha capito troppo tardi che non si trattava del mezzo atteso.

La violenza e il disperato tentativo di fuga

Durante il tragitto, il conducente ha cominciato a molestarla. La ragazza ha opposto un netto rifiuto, ma l’uomo ha reagito con violenza: l’ha schiaffeggiata, le ha sottratto il cellulare e ha continuato ad aggredirla. Presa dalla disperazione e senza vie di fuga, la ragazza ha compiuto un gesto estremo per salvarsi: ha aperto la portiera e si è gettata dall’auto in movimento.

Il soccorso e l’arresto

Il drammatico episodio è avvenuto nel quartiere Ponticelli, a diversi chilometri dal punto di partenza. Un cittadino che ha assistito alla scena ha prontamente chiamato la polizia, che è intervenuta in via Fratelli Grimm per soccorrere la giovane. Contemporaneamente, gli agenti del Commissariato Vasto-Arenaccia, grazie alle descrizioni fornite, hanno rintracciato il veicolo e il responsabile in via Brin.

Le accuse contro l’aggressore

L’uomo, un 38enne originario della provincia di Caserta, è stato arrestato con accuse di rapina e violenza sessuale. Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato nella sua auto documenti d’identità appartenenti ad altre persone, di cui non ha saputo giustificare la provenienza. Per questo motivo, è stato anche denunciato per ricettazione.

Indagini in corso

Ora la polizia sta cercando di rintracciare i proprietari dei documenti ritrovati, per capire come siano finiti nelle mani dell’arrestato. Nel frattempo, il 38enne è stato trasferito al carcere di Poggioreale, mentre la vittima è stata assistita e ha denunciato quanto accaduto.