Trovato morto ad Abu Dhabi il rabbino Zvi Kogan: Israele lo definisce un omicidio antisemita
ABU DHABI – Il corpo del rabbino Zvi Kogan, 28enne emissario Chabad, è stato trovato senza vita ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, suscitando immediatamente l’allerta e la condanna da parte del governo israeliano. Kogan era scomparso giovedì scorso e la sua auto è stata rinvenuta abbandonata ad Al-Ain, a circa 90 minuti da Dubai. L’ufficio del primo ministro degli Emirati e il ministero degli Esteri hanno confermato il decesso, ma le circostanze della morte rimangono ancora poco chiare.
Israele ha incolpato di questo episodio quelli che definisce “cittadini uzbeki”, presumibilmente inviati dall’Iran, alquanto sospettati di aver rapito e successivamente assassinato il rabbino. Il governo ha qualificato l’accaduto come un attacco antisemita, ritenendo Kogan vittima di un atto di terrorismo mirato contro la comunità ebraica.
Intanto, un grave fatto di cronaca si è verificato ad Amman, dove un uomo ha aperto il fuoco contro l’ambasciata israeliana, risultando fatale per lui e ferendo tre membri delle forze di sicurezza. Questo attacco avviene in un contesto di tensione sempre crescente, accentuato dalla tragica morte del rabbino Kogan.
Chi era Zvi Kogan?
Originario della Moldavia, Kogan aveva la doppia cittadinanza israeliana e moldava ed era sposato da poco meno di un anno. Attivo nel movimento religioso Chabad-Lubavitch, aveva stabilito la sua residenza ad Abu Dhabi nel 2020, all’indomani della normalizzazione delle relazioni tra Israele e gli Emirati. Kogan gestiva un supermercato kosher, un’importante realtà per la comunità ebraica locale. Non si può dimenticare che era parente del rabbino Gavriel Holtzberg, assassinato nel 2008 durante un attacco terroristico in India, un legame che rende ancor più dolorosa la perdita.
Reazioni politiche in Israele
Il governo israeliano ha reagito con fermezza all’accaduto. Il ministro della Difesa, Israel Katz, ha descritto la morte di Kogan come un “codardo omicidio antisemita” e ha promesso che gli autori non resteranno impuniti. Katz ha aggiunto su X: “Lo Stato di Israele non si fermerà né rimarrà in silenzio finché i responsabili di questo atto criminale non pagheranno per le loro azioni.” Anche il presidente israeliano Isaac Herzog ha condiviso il suo orrore per l’evento, considerando l’omicidio un “vile attacco antisemita” che ci ricorda “l’inumanità dei nemici del popolo ebraico.”
Il rinvenimento del corpo di Kogan segna un capitolo tragico in un contesto di crescente violenza contro gli ebrei e solleva interrogativi sulla sicurezza delle comunità ebraiche all’estero. Israele, da parte sua, si impegna a cercare giustizia per la vittima di questo terribile crimine e a garantire la protezione necessaria alle proprie comunità.