Giulia Cecchettin, le amiche: “Un rapporto tossico, Filippo era ossessionato”
ROMA – Nuove testimonianze emergono dal processo che ha per protagonista Filippo Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin. I verbali, riportati dai principali quotidiani nazionali, rivelano un quadro inquietante della relazione tra i due giovani, descritta come segnata da un’ossessione crescente e da un controllo sempre piĂą opprimente da parte di Filippo.
Un legame problematico che cresce nel tempo
Beatrice, amica di entrambi e compagna di università , ha tracciato il profilo di Giulia e Filippo, evidenziando le differenze caratteriali che hanno influenzato la loro relazione. “Giulia aveva una personalità solare, sempre attiva, mentre Filippo era più introverso”, spiega Beatrice, aggiungendo che i problemi tra di loro erano divenuti sempre più evidenti. La giovane ricorda momenti critici, come il periodo in cui Filippo, dopo una rottura, “non mangiava, non dormiva e minacciava il suicidio nel tentativo di convincerla a tornare insieme.”
La pressione insostenibile di un amore malato
Le amiche di Giulia pongono l’accento sull’evoluzione soffocante della relazione. Laura, una delle amiche della vittima, racconta come Filippo esercitasse una pressione costante: “Voleva vederla ogni sera, anche dopo aver passato tutta la giornata insieme.” Giulia, con il suo carattere disponibile, si sentiva in difficoltĂ nel rifiutare le sue richieste.
Un altro episodio significativo è stato riportato da un’amica che si chiama anch’essa Giulia: “Nel marzo 2022, quando Giulia cercava conforto per la madre malata, Filippo insisteva perché lei trascorresse ogni istante insieme a lui.” Questo comportamento ha contribuito a creare un ambiente sempre più tossico.
Il tentativo di controllo sull’autonomia di Giulia
L’incapacitĂ di Filippo di accettare l’autonomia di Giulia emerge chiaramente dalle testimonianze. Beatrice menziona un episodio emblematico: “Gli aveva chiesto di rallentare con gli esami per aiutarlo a laurearsi insieme.” Questo, insieme all’atteggiamento ossessivo di Filippo, sembra aver spinto Giulia verso la conclusione della loro relazione. Le amiche, preoccupate per il suo stato mentale, avevano persino suggerito a Filippo di consultare uno psicologo.
Un premonitore del dramma
Pochi giorni prima della tragedia, un incontro tra amici per organizzare il papiro di laurea di Giulia ha rivelato segnali inquietanti riguardo alla condizione di Filippo. "Era assente, assorto nei suoi pensieri,” ricorda un amico, evidenziando un cambiamento nel comportamento del ragazzo, che fino ad allora si era mostrato attivo e coinvolto.
Questa inquietante indifferenza ha anticipato il terribile piano di Filippo, che, armato di coltelli e sacchi neri, ha compiuto il suo gesto atroce dopo l’ennesimo rifiuto di Giulia.
Le parole di un familiare in attesa di giustizia
Mentre il processo continua a Venezia, il pubblico ministero Andrea Petroni si prepara a chiedere una condanna esemplare per Filippo Turetta, con l’ergastolo come possibile risultato. Nel frattempo, il fratello minore di Filippo, Andrea, ha rilasciato alcune dichiarazioni al programma Zona Bianca, esprimendo tutta la sua confusione: “Non so cosa gli sia passato per la testa, l’ho solo trovato in carcere e gli ho chiesto come stava.”
Le vicissitudini di Giulia Cecchettin e il tragico epilogo della sua giovane vita continuano a scuotere la societĂ , ricordando a tutti l’importanza di riconoscere e affrontare situazioni di relazione tossica e l’urgente necessitĂ di supporto per chi ne è vittima.