PROTESTE E DISORDINI A MILANO DOPO LA MORTE DEL 19ENNE RAMY
Milano ha vissuto una notte di violenti disordini dopo la tragica morte di Elgaml Ramy, un ragazzo di 19 anni di origine egiziana, deceduto a seguito di un incidente stradale durante un inseguimento da parte dei Carabinieri. La spirale di violenza è esplosa nella zona di Corvetto, dove i manifestanti hanno dato vita a una serie di episodi disturbanti, tra cui l’accensione di roghi, il lancio di petardi e la devastazione di beni pubblici.
La morte di Ramy, avvenuta in una drammatica collisione mentre si trovava a bordo di uno scooter, ha scosso la comunità e suscitato forti reazioni. Dopo il primo episodio di protesta avvenuto nel pomeriggio di domenica, il malcontento è esploso nella serata di lunedì, con un gruppo iniziale di una ventina di persone che è rapidamente cresciuto fino a raggiungere circa 70 manifestanti.
Le forze dell’ordine, intervenute per contenere la situazione, hanno utilizzato lacrimogeni per disperdere la folla. Un cittadino montenegrino di 21 anni è stato arrestato, con accuse che comprendono devastazione e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio ha portato a danni significativi, inclusi cassonetti incendiati e un autobus della linea 93 vandalizzato.
Ramy viveva con la sua famiglia a Milano dal 2013 e, nonostante alcuni precedenti penali per furto e droga, i suoi amici sostengono che non fosse un delinquenti. Secondo i familiari, ci sarebbe stata una collisione tra lo scooter e l’auto dei Carabinieri, un fatto che i manifestanti continuano a contestare.
Il sinistro è avvenuto nella notte tra sabato e domenica, quando Ramy, in sella a uno scooter Tmax, era coinvolto in un inseguimento da parte delle forze dell’ordine. Il percorso si è concluso tragicamente in via Ripamonti, dove lo scooter si è schiantato contro un muretto e successivamente contro l’auto dei Carabinieri. Dopo l’incidente, Ramy è stato dichiarato morto in ospedale, mentre il conducente dello scooter, un 22enne tunisino senza patente, è stato arrestato.
Sulla dinamica dell’incidente sono attualmente in corso indagini per verificare le testimonianze e raccogliere prove dalle telecamere di sicurezza. Le autorità sono determinate a chiarire le circostanze che hanno portato alla morte di questo giovane, mentre la tensione nel quartiere Corvetto continua a mantenere alta l’attenzione delle forze dell’ordine.
Con le immagini dei disordini che hanno invaso i social network, la situazione è diventata un argomento di discussione urgente, sottolineando la frustrazione di una comunità colpita dal degrado e da problematiche sociali, che ora si fa sentire con forza attraverso la protesta.