Cessate il fuoco in Libano: gli sfollati tornano a casa nonostante le avvertenze israeliane
Il fragile cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah è entrato in vigore alle 3 del mattino ora italiana, dando il via a una nuova fase di speranza e ansia nel Libano meridionale. Dopo settimane di intensi bombardamenti, gli sfollati stanno cominciando a ritornare nelle loro abitazioni, nonostante un chiaro divieto da parte delle Forze di Difesa Israeliane (IDF). Le strade di Beirut e di altre città libanesi sono animate da scene di festa e celebrazioni, con i residenti che festeggiano il momento di tregua.
Stando a quanto riportato dalle principali agenzie di stampa, finora non si sono registrate violazioni della tregua. Tuttavia, nella periferia sud di Beirut si sono uditi alcuni spari in aria, segno di un’euforia collettiva per la fine momentanea delle ostilità . Il portavoce dell’esercito israeliano, Avichay Adraee, ha sottolineato su X che le IDF rimangono schierate nelle loro posizioni, avvertendo che è vietato dirigersi verso le aree evacuate.
Nonostante queste precauzioni, gli sfollati non sembrano intenzionati ad attendere e hanno iniziato a tornare nelle loro città utilizzando motociclette e auto, sfidando così le direttive dell’esercito israeliano. Le immagini dei gruppi di persone che si dirigono verso il sud sono state condivise sui social media, mostrando una reazione ripetutamente emotiva da parte della comunità locale.
Mentre gli sfollati cercano di tornare a una vita normale, l’esercito libanese si sta preparando a schierarsi nel sud del Paese. In una nota, i militari hanno esortato gli abitanti delle zone di confine a ritardare il loro rientro finché le forze israeliane non avranno completato il ritiro. Questo dispiegamento ha l’obiettivo di garantire la sicurezza sul territorio e prevenire eventuali rifornimenti di Hezbollah.
L’accordo di cessate il fuoco è stato il risultato di lunghe mediatori tra Stati Uniti e Francia, seguendo il precedente schema della Risoluzione Onu 1701 del 2006, che pose fine a un conflitto durato 18 anni. Israele si è impegnato a ritirarsi dal Libano entro 60 giorni, mentre Hezbollah dovrà trasferirsi a nord del fiume Litani, creando una zona cuscinetto sorvegliata dall’esercito libanese e garantita dalla presenza delle forze dell’Unifil.
In un contesto complesso in cui ogni passo sembra pesare su un filo sottile, la speranza di una vera pace dipende dalla capacità di entrambe le parti di rispettare gli accordi stipulati. La situazione rimane fragile e l’equilibrio nel sud del Libano continuerà a essere sotto attenta osservazione nei prossimi giorni.