Meno voti, più di destra: la nuova maggioranza ‘Ursula’ in Europa
Inizia ufficialmente il suo mandato domenica prossima, primo dicembre, la nuova Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen, confermata presidente. Tuttavia, le prospettive per questa nuova amministrazione potrebbero non essere così rosee come ci si aspettava. Secondo i dati recenti, la nuova Commissione potrebbe risultare più debole rispetto alla precedente.
Un Appoggio Minimo
La conferma della Von der Leyen è avvenuta con un voto al limite, ottenendo solo 370 voti su 688, un numero ben lontano dai consensi necessari per garantire una solida maggioranza. Rispetto alla fiducia ricevuta nel luglio scorso, mancano all’appello 31 voti e il numero di contrari e astenuti ha raggiunto rispettivamente 382 e 36. Questo scenario rappresenta una situazione senza precedenti, considerando i risultati delle Commissioni passate: la prima Commissione Von der Leyen aveva ricevuto ben 461 voti.
Un Cambio di Scenario
Le difficoltà di Von der Leyen non si limitano solo ai numeri. In pochi mesi, ha visto svanire il sostegno di una parte significativa dei suoi alleati, tra cui la metà dei Verdi e diverse delegazioni dei Socialisti e democratici (S&D), così come una frangia del suo stesso gruppo, i Popolari (PPE). Al contrario, ha trovato nuove alleanze con forze politiche più a destra, come Fratelli d’Italia e alcuni membri dei Conservatori e Riformisti europei (ECR).
Strategia o Coincidenza?
Secondo alcuni esperti, la nuova composizione della maggioranza non sarebbe frutto del caso, ma di una strategia pianificata dal presidente del PPE, Manfred Weber, che ha giocato un ruolo cruciale nel ridisegnare gli equilibri politici all’interno della Commissione. Un recente messaggio sui social da parte di Weber sottolinea questa trasformazione, definendo la nuova Commissione "veramente bilanciata" e mirata a focalizzarsi su priorità strategiche.
Un’Europa in Evoluzione
Questa nuova maggioranza segna un momento significativo per l’Europa, in cui assistiamo a un rafforzamento delle forze politiche di destra, in un contesto dove la collaborazione e il consenso tra diverse ideologie potrebbero diventare sempre più complessi. Con la sfida di affrontare questioni equivoche e il rischio di una frammentazione politica, la Commissione von der Leyen sembra trovarsi a dover navigare in acque turbolente.
La nuova era europea, quindi, inizia con sfide importanti e dinamiche politiche in continua evoluzione. Sarà interessante osservare come questa maggioranza si definirà nell’azione e nelle politiche che porterà avanti nei prossimi anni.