Sciopero Generale: Le Piazze Italiane Si Rivoltano Contro le Ingiustizie
BOLOGNA – “È ora di rivoltare il Paese come un guanto”: queste le parole forti pronunciate da Maurizio Landini, segretario della Cgil, durante la manifestazione di sciopero generale che ha mobilitato migliaia di persone in diverse città italiane, con un’affluenza particolarmente significativa a Bologna. La giornata di protesta è stata proclamata dalla Cgil e dalla Uil per contestare la manovra del governo, accusata di non rispondere alle esigenze dei lavoratori.
All’arrivo a Porta Lame, il punto di partenza del corteo che si dirige verso piazza Maggiore, Landini ha voluto esprimere solidarietà alle lavoratrici di La Perla, sottolineando come “le ingiustizie abbiano raggiunto un livello non più sopportabile”. La rabbia e l’indignazione dei manifestanti, che si sono riversati in piazza, riflettono una crescente insoddisfazione nei confronti delle politiche governative.
Il diritto di sciopero in pericolo
Uno dei temi centrali della protesta riguarda la recente decisione del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, di precettare i lavoratori del trasporto pubblico in contemporanea con lo sciopero generale. Landini ha attaccato questa mossa, dichiarando che si sta assistendo a “un tentativo esplicito di mettere in discussione il diritto di sciopero”. La preoccupazione aumenta in relazione al decreto sicurezza attualmente in discussione in Parlamento, che potrebbe trasformare lo sciopero e le manifestazioni in reati.
“Le piazze non si precettano”
Durante il suo intervento, il segretario della Cgil ha ripetuto con veemenza che “le piazze non si precettano”, invitando i lavoratori a non fermarsi nella loro lotta per i diritti. La partecipazione massiccia alle manifestazioni, secondo Landini, è una chiara indicazione che “questo Paese chiede di cambiare delle leggi balorde”. Il leader sindacale ha concluso sottolineando come l’alta adesione allo sciopero costituisca “la miglior risposta” a un governo che, secondo lui, continua a ignorare le necessità dei cittadini.
Critiche alla manovra governativa
Un’altra questione sollevata da Landini riguarda l’asserzione del governo secondo cui la manovra sarebbe finalizzata a ridurre le tasse. “È una bugia pura”, ha ribadito il segretario, evidenziando come nel 2024 le entrate da Irpef, che colpiscono prevalentemente i lavoratori e i pensionati, aumenteranno considerevolmente. Landini ha chiesto che tali risorse vengano utilizzate per il beneficio dei lavoratori anziché per ulteriori colpi al mondo del lavoro.
In questo contesto, si delinea un clima di crescente tensione tra i sindacati e il governo, con i rappresentanti dei lavoratori pronti a continuare la lotta per una giustizia sociale che sembrano ritenere sempre più distante. La giornata di sciopero si conferma quindi un importante momento di mobilitazione, con l’auspicio di un cambiamento rispetto a politiche considerate ingiuste e oppressorie.