Frode e dimissioni: la ministra più giovane d’Inghilterra affonda il governo laburista!

"Finse il furto del cellulare": dimissioni della più giovane ministra britannica travolta da uno scandalo

ROMA – Louise Haigh, fino a pochi giorni fa considerata una delle stelle nascenti della politica inglese, ha annunciato le proprie dimissioni dal ruolo di Segretaria di Stato per i Trasporti il 29 novembre 2024, in seguito a rivelazioni su una condanna per frode risalente a dieci anni fa.

La decisione di Haigh ha scosso profondamente il governo laburista, segnando una svolta drammatica nella carriera di una delle sue esponenti più promettenti. Questo scandalo ha messo in luce un episodio controverso del passato della ministra, gettando un’ombra sulla sua ascesa politica.

Le circostanze che hanno portato alle dimissioni sono complesse. Nel 2013, Haigh, che all’epoca lavorava per l’assicuratore Aviva, denunciò alla polizia un presunto furto del suo telefono aziendale, sostenendo di essere stata vittima di un reato durante una serata fuori. Tuttavia, dopo un successivo ritrovamento del dispositivo, si scoprì che l’azienda aveva già iniziato un’indagine su di lei per le molteplici segnalazioni riguardanti scomparse di telefoni aziendali.

L’indagine interna condotta da Aviva portò alla convocazione di Haigh per un interrogatorio da parte delle autorità. Ad un certo punto, su consiglio legale, scelse di non fornire dichiarazioni, e successivamente si dichiarò colpevole di frode. Questa rivelazione ha sollevato un’ondata di critiche nei suoi confronti e ha colpito duramente l’immagine del Partito Laburista.

Nonostante Haigh avesse affermato di aver “imparato una lezione importante”, la pressione politica e mediatica è risultata insopportabile. In una lettera indirizzata al primo ministro Keir Starmer, la ministra ha spiegato che la sua permanenza nel governo avrebbe potuto costituire una “distrazione” e ha deciso di dimettersi per il bene dell’amministrazione.

Durante il suo breve periodo al vertice del Ministero dei Trasporti, Haigh era contestualmente diventata la più giovane ministro del governo, a soli 37 anni, incarnando l’immagine della nuova generazione laburista. I suoi sforzi per modernizzare le infrastrutture e implementare politiche sostenibili erano stati apprezzati, tanto dai sostenitori quanto dagli avversari politici.

Le reazioni alle sue dimissioni sono state variegate e contrastanti. Alcuni hanno elogiato Haigh per la responsabilità dimostrata nel riconoscere i propri errori, mentre altri hanno criticato il Partito Laburista per non aver svolto un sufficiente controllo sul suo passato prima di nominarla.

La vicenda di Louise Haigh si configura così come un emblematico caso di come gli affari privati possano influenzare drammaticamente la carriera pubblica, evidenziando la necessità per i politici di mantenere uno standard etico rigoroso per garantire la fiducia del pubblico.