Elisabetta Canalis rivela: "Sfregiai l’auto di Vieri per vendetta"
ROMA – In un episodio sorprendente, Elisabetta Canalis ha svelato durante la trasmissione "Belve" una clamorosa vendetta nei confronti dell’ex calciatore Bobo Vieri, raccontando di come, in un momento di grande rabbia, decise di sfregiare la sua auto. “Lui me ne aveva fatte talmente tante che volevo mandarlo all’allenamento dell’Inter con la macchina sfregiata, scrivendo ‘figlio di puttana’”. Una confessione che getta luce sul lato oscuro della relazione tra la showgirl e il noto calciatore.
L’episodio incriminato risale a una notte di luglio, quando la Canalis, in preda all’insonnia, si è decisa ad agire. “L’ho fatto alle due di notte, non riuscivo a dormire”, ha detto, spiegando che Vieri non lasciava mai la sua macchina all’esterno. “Questo è stato un messaggio di Gesù…”, ha proseguito, enfatizzando l’intensità e l’ironia della situazione.
La relazione tra Canalis e Vieri è stata descritta come “un po’ tossica”, caratterizzata da fasi di tira e molla,a causa dell’infedeltà del calciatore. “Con Bobo ho toccato il fondo”, ha ammesso, raccontando di un episodio in un bar in cui entrambi erano così arrabbiati da dover essere separati. “Ci cercavamo per picchiarci; era una relazione molto tormentata”, ha continuato Elisabetta, sottolineando le dinamiche tossiche che si erano create.
Il racconto di Canalis non è soltanto una riflessione su un titolo di cronaca, ma un’ammissione di vulnerabilità e dolore, per una storia d’amore che, come molte, ha lasciato segni profondi nella sua vita. “Mi ha segnata molto quella storia”, ha concluso, mentre gli spettatori rimangono colpiti da quest’inaspettata confessione e dall’apertura dell’ex modella su uno dei capitoli più tumultuosi della sua vita amorosa.
Questo episodio ha senza dubbio colpito non solo i fan della Canalis e di Vieri, ma anche gli amanti del gossip, dimostrando come le relazioni famose siano spesso intrise di conflitti e passione. La confessione di Canalis diventa così un’eco di esperienze condivise, rendendo il pubblico più vicino a realizzazioni e fragilità umane.