Basta violenze sugli arbitri: si ferma il calcio dilettantistico nel Lazio
Roma, 4 dicembre 2024 – Il calcio dilettantistico del Lazio si fermerà questo fine settimana, a causa di uno sciopero indetto dagli arbitri. La decisione riguarderà tutte le categorie, dall’Eccellenza fino all’Under 14, e arriva in reazione a un episodio di violenza che ha segnato l’ultimo weekend di partite.
La protesta è stata innescata dall’aggressione subita da Edoardo Cavalieri, arbitro della sezione di Civitavecchia, durante una partita di Terza Categoria tra Corchiano e Cellere, che gli ha procurato una frattura al braccio e una prognosi di 30 giorni. Questo nuovo, grave attacco è stato definito "il colmo" da parte dei presidenti delle 14 sezioni arbitrali del Lazio, che hanno inviato una lettera di protesta al presidente del Cra Lazio della Lnd, Roberto Avantaggiato.
“E’ ora di dire basta!” hanno affermato i presidenti delle sezioni, sostenendo che il fenomeno della violenza sugli arbitri in Italia ha raggiunto livelli insostenibili. La loro decisione di astenersi dal designare arbitri e assistenti per le gare in programma dal 6 all’8 dicembre, è un chiaro segnale di insofferenza contro un problema sempre più diffuso nel calcio dilettantistico.
Carlo Pacifici, presidente dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA), ha dichiarato che “l’AIA assumerà ora dure prese di posizione per lanciare un segnale forte e tangibile contro questa deplorevole realtà.” Secondo Pacifici, la violenza nei confronti degli arbitri non è solo un problema sportivo, ma ha profonde ripercussioni sociali.
"Tutelare gli arbitri vuol dire tutelare il calcio", ha aggiunto Pacifici, esprimendo la necessità di riflessioni e azioni immediate da parte delle istituzioni sportive e della società civile per combattere l’odio e la violenza sui campi. Il presidente dell’AIA ha inoltre accennato a future iniziative di sensibilizzazione, che potrebbero estendersi anche ai massimi campionati professionistici, per affrontare un problema che richiede una risposta collettiva.
In questo clima di crescente violenza, il mondo del calcio si trova ora a dover riflettere su come garantire la sicurezza di tutti gli operatori del settore, a partire da chi garantisce il regolare svolgimento delle partite. Il messaggio è chiaro: non si può più tollerare la violenza nei campi da gioco.