Amnesty International accusa Israele di genocidio a Gaza: "Inferno e distruzione senza freni"
Un nuovo rapporto di Amnesty International lancia un durevole allerta sulla situazione a Gaza, affermando che “Israele ha scatenato inferno e distruzione senza freni”, e definendo le azioni dello stato ebraico nei confronti della popolazione palestinese come un vero e proprio genocidio. Il documento è stato reso pubblico il 5 dicembre 2024, con un chiaro titolo provocatorio: “Ti senti come se fossi un subumano: il genocidio di Israele contro la popolazione palestinese a Gaza.”
Secondo Amnesty, l’analisi è stata condotta sulla base degli eventi che hanno avuto inizio il 7 ottobre 2023, a seguito degli attacchi lanciati dall’ala militare di Hamas, che hanno provocato la morte di circa 1.200 persone e la cattura di oltre 240 ostaggi. L’organizzazione ha esaminato attentamente gli atti compiuti dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza, sottolineando come questi abbiano “inflitto danni ingenti alla popolazione” e abbiano violato sistematicamente il diritto internazionale e la Convenzione sul Genocidio.
Amnesty internazionale ha documentato che in oltre 400 giorni di operazione militare, le autorità di Tel Aviv hanno attuato strategie di attacco contro i civili, senza alcun freno, mostrando un’intenzione chiara e specifica di distruggere la popolazione palestinese. “Gli atti compiuti includono uccisioni, gravi danni fisici e mentali, e la deliberata inflizione di condizioni di vita tali da portare alla distruzione fisica della popolazione”, ha dichiarato Agnès Callamard, segretaria generale dell’ong.
Inoltre, Callamard ha messo in guardia gli stati che continuano a fornire armi a Israele, specificando che “stanno violando il loro obbligo di prevenire il genocidio e rischiano di diventarne complici.” Le conclusioni del rapporto non solo enfatizzano la gravità della situazione a Gaza, ma sollevano anche interrogativi normativi e morali sulla responsabilità degli alleati internazionali di Israele.
La denuncia di Amnesty International si inserisce in un contesto di crescente tensione e conflittualitĂ , evidenziando le violazioni dei diritti umani e i rischi in corso per la popolazione civile. La risposta della comunitĂ internazionale a queste accuse sarĂ cruciale nel determinare il futuro della regione e la lotta per la giustizia e la dignitĂ umana.