Festival di Sanremo in discussione | La Rai rischia di perdere il controllo?

Sanremo: il Tar della Liguria stabilisce che il Festival non può essere affidato alla Rai senza una gara pubblica

GENOVA – Il Tribunal Amministrativo Regionale (Tar) della Liguria ha emesso una sentenza significativa riguardante l’organizzazione del Festival di Sanremo. In seguito a un ricorso presentato dalla società JE, specializzata nell’edizione musicale, i giudici hanno stabilito che il Comune di Sanremo non può rinnovare direttamente la convenzione con la Rai senza passare attraverso una gara pubblica. Questa decisione pone interrogativi sulla futura gestione della kermesse musicale più famosa d’Italia.

Il Tar ha accolto, seppur in parte, il ricorso della JE, evidenziando che l’affidamento diretto alla Rai per le edizioni successive al 2025 è da considerare irregolare. Tuttavia, i giudici hanno garantito che la 75esima edizione del Festival, prevista per il febbraio 2025, si svolgerĂ  come programmato. Questa decisione è stata presa in virtĂą del "principio di proporzionalitĂ ", in quanto l’organizzazione di un evento di tale portata richiede tempi di preparazione molto lunghi.

“L’organizzazione della 75esima edizione del Festival è in stato avanzato”, hanno dichiarato i giudici, sottolineando che la preparazione di un evento di queste dimensioni inizia molti mesi prima dello svolgimento. Interrompere la convenzione per il 2025 causerebbe conseguenze devastanti, poiché la fase di pianificazione è già ampiamente avviata.

Tuttavia, il Tar ha diffidato il Comune dall’emanare ulteriori convenzioni senza una gara pubblica, segnando un cambio di rotta per le future edizioni. Dopo il 2025, il Comune è obbligato a predisporre un bando per l’organizzazione del Festival. Ciò significa che dal 2026, altre societĂ  come la JE, che ha manifestato interesse negli scorsi mesi, potranno concorrere per l’affidamento del prestigioso evento.

In merito alle motivazioni della sentenza, il Tar ha preso in considerazione il “principio di proporzionalità”, evidenziando che l’interesse pubblico e il buon andamento dell’amministrazione devono prevalere su eventuali diritti percepiti dalle altre parti in causa. Questo si traduce nella volontà di garantire una gestione equa e trasparente del Festival, evitando il monopolio di affidamenti diretti alla Rai.

Con questa sentenza, si apre un nuovo capitolo per il Festival di Sanremo, che non solo è un simbolo della musica italiana, ma anche un evento che ha un impatto economico e culturale significativo sulla regione ligure. La decisione del Tar rappresenta una svolta importante, potenzialmente in grado di ridisegnare il panorama organizzativo della kermesse musicale e di favorire una maggiore apertura alle imprese del settore.

Resta ora da vedere come il Comune di Sanremo intenderà onorare questa nuova disposizione e quali strategie adotterà per il futuro del Festival, a partire dall’edizione del 2026.