Il Sogno georgiano è l’Europa, non la Russia: queste le parole di Vako Turnava, uno dei piĂą giovani deputati della Georgia, laureato alla Bocconi di Milano. In un’intervista rilasciata all’agenzia Dire, Turnava ha discusso la situazione politica e sociale attuale del suo Paese, contrassegnata da intense mobilitazioni di piazza e controversie sulle recenti elezioni legislative del 26 ottobre.
In un contesto di disordini e arresti, dove oltre 300 persone sono state fermate bipartisan, l’ex Bocconi ha sottolineato come ci sia un’opposizione genuina insieme a forze politiche che, a suo parere, muovono accuse strumentali. “Stanno facendo passare un messaggio assurdo“, ha affermato, riferendosi a chi cerca di screditare il partito “Sogno georgiano” per presunte alleanze con la Russia, nonostante il suo impegno per l’ingresso di Tbilisi nell’Unione Europea e nella NATO, sancito nella Costituzione.
Il deputato ha rilevato la diffusa sensazione di irregolarità durante le recenti elezioni, una percezione condivisa anche dal Parlamento europeo, che ha chiesto la ripetizione del voto. Tuttavia, Turnava ha ammesso che “come in tutti i Paesi del mondo, anche nel nostro le elezioni non sono state perfette”. Ha però sottolineato che delle 3.111 circoscrizioni, solo in 11 sono emersi problemi, approssimativamente lo 0,4%.
Sul tema degli arresti, in particolare quello di Nika Gvaramia, dirigente della Coalizione per il cambiamento, Turnava ha difeso l’operato della polizia georgiana, sottolineando che essa gode di “grande fiducia” da parte della popolazione. Il fermo, secondo il deputato, sarebbe avvenuto a causa di comportamenti violenti nei confronti degli agenti da parte dell’oppositore.
In merito alla posizione dell’Unione Europea, il deputato ha espresso una critica nei confronti della mancanza di considerazione della valutazione dell’OSCE riguardo alle elezioni. Recentemente, la Corte costituzionale della Georgia ha rifiutato di invalidare il risultato delle legislative, confermando dunque la schiacciante vittoria del partito al governo.
Con 16 anni trascorsi in Italia, dove ha lanciato diverse startup, Turnava ha deciso di impegnarsi politicamente con il "Sogno georgiano", partito del primo ministro Irakli Kobakhidze. Ha commentato la decisione di rinviare al 2028 l’avvio dei negoziati per l’adesione all’UE, affermando che questa non cambierĂ la sostanza degli sforzi di Tbilisi nel proseguire il cammino verso l’integrazione europea e atlantica.
In merito alla narrazione secondo cui il suo partito sarebbe filo-russo, Turnava ha chiarito che “è un’assurdità ”, sottolineando gli importanti accordi commerciali e la liberalizzazione dei visti per i cittadini georgiani. Riguardo ai rapporti con Mosca, il deputato ha affermato di non essere mai stato in Russia, evidenziando l’importanza della Georgia come ponte tra diverse culture e popoli, una consapevolezza che purtroppo non sarebbe condivisa da tutti gli attori politici attualmente in protesta.
La guerra in Ucraina ha rappresentato un punto di svolta, afferma Turnava, aumentando le tensioni interne e dando spazio a gruppi disposti a creare disordini. Secondo il deputato, tali forze mirerebbero a deviare l’attenzione di Mosca dalla situazione a Kiev, rischiando di esacerbare le fragili dinamiche regionali.
Concludendo, Vako Turnava ribadisce l’importanza di lavorare per un futuro europeo per la Georgia, resistendo alle pressioni interne ed esterne, nella ferma convinzione che il Sogno georgiano sia realmente l’Europa.