Prima della Scala con 100 VIP presenti | Ma il vero evento è la protesta fuori!

Milano celebra la Prima della Scala tra star, assenze illustri e manifestazioni di protesta

BOLOGNA – Milano ha riservato un’accoglienza straordinaria alla Prima della Scala, segnando l’inizio della stagione lirica con l’opera "La Forza del Destino" di Giuseppe Verdi, diretta dal maestro Riccardo Chailly e con la regia di Leo Muscato. Questo evento, incontro annuale di vip, politici e personalità del mondo della cultura, ha nuovamente dimostrato la sua rilevanza nel panorama culturale italiano.

Nel palco reale, l’assenza del presidente Sergio Mattarella e della premier Giorgia Meloni, entrambi impegnati a Parigi per la riapertura della Cattedrale di Notre-Dame, ha destato non poca attenzione. La senatrice Liliana Segre ha preso il loro posto, accompagnata dal presidente del Senato Ignazio La Russa. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha difeso la scelta dei due leader nazionali di partecipare a un evento di tale importanza.

La serata ha visto la partecipazione di numerosi volti noti, tra cui l’atleta Gianmarco Tamberi, il ballerino Roberto Bolle e l’attore Pierfrancesco Favino. Presenti anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli, lo chef Bruno Barbieri e l’imprenditrice Emma Marcegaglia, rendendo l’evento un crocevia di talenti e rappresentanti del mondo dello spettacolo e della politica.

Tensioni e manifestazioni fuori dal teatro

Nonostante il prestigio della manifestazione, fuori dal Teatro alla Scala si è registrato un clima di tensione. Un corteo pro Palestina, che ha visto la partecipazione di sindacati Cobas, studenti e centri sociali, ha animato le strade di Milano. Durante la mattinata, un’azione dimostrativa del centro sociale Cantiere ha attirato l’attenzione con un ‘tappeto’ rosso riempito di letame, sopra il quale sono state esposte foto di figure politiche come Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

Nel pomeriggio si è verificato un episodio di tensione quando alcuni partecipanti al corteo hanno lanciato fumogeni e petardi in direzione del teatro. Fortunatamente, non ci sono stati scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, permitindo così che l’attenzione rimanesse sull’evento culturale in corso.

Questa Prima della Scala si conferma, quindi, come un’importante piattaforma non solo per la musica, ma anche per la riflessione sulle tensioni sociali attuali, mostrando come l’arte e la cultura possano coesistere in un contesto di dibattito e manifestazioni.