Allerta Massima in Siria | L’Europa è pronta ad affrontare un’invasione inaspettata?

Siria, Piantedosi: “Allerta massima, scenario non definibile”

Il livello di allerta è massimo proprio perché non c’è uno scenario definibile in assoluto. Queste le parole del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, intervenuto nel programma Quarta Repubblica su Retequattro, riguardo alla situazione attuale in Siria. Il ministro ha evidenziato come la situazione sul campo collochi il Paese in una fase di elevata incertezza, lasciando intravedere possibili sviluppi complessi.

“C’è una grande attesa, bisognerà capire quale sarà l’evoluzione dello scenario,” ha aggiunto Piantedosi. Al momento, ha informato, l’Italia, in collaborazione con altri Paesi europei, ha deciso di sospendere la trattazione delle domande di asilo, inclusi i casi già pendenti. Tale decisione si è resa necessaria a fronte di un flusso migratorio che ha visto molte persone scappare dal regime di Bashar al-Assad. Tuttavia, il ministro ha avvertito che “presumibilmente ora si può mettere in considerazione che le stesse possano tornare”.

Piantedosi ha anche sollevato interrogativi sulla rapidità con cui l’attuale regime ha ripreso il controllo della situazione: “C’è da capire perché tutto è avvenuto senza reazioni da parte della popolazione civile e senza reazioni da parte delle istituzioni dello Stato. In 7 giorni hanno preso tutto.”

La discussione si è poi spostata sui numeri riguardanti il flusso migratorio in Italia. “Quest’anno registriamo -60% flusso migratorio e -30% dall’anno precedente,” ha dichiarato il ministro, evidenziando che, se questa tendenza dovesse continuare, gli arrivi complessivi potrebbero scendere leggermente al di sotto dei livelli del 2021. Un segnale, secondo Piantedosi, che potrebbe indicare un’inversione di tendenza significativa rispetto agli anni precedenti.

Inoltre, il ministro ha comunicato che dal 7 ottobre 2023, sono stati espulsi 106 cittadini stranieri sospettati di radicalizzazione o ritenuti pericolosi per estremismo violento, misura che sottolinea l’impegno del governo nel contrastare ogni forma di minaccia alla sicurezza interna.

La situazione in Siria e i suoi riflessi sull’Europa e sull’Italia saranno senza dubbio al centro del dibattito politico e sociale nei prossimi mesi, con la comunità internazionale che monitorerà da vicino ogni possibile evoluzione.