Christopher Wray si dimette: il cambio al vertice dell’FBI segna una nuova era sotto Trump
ROMA – 11 dicembre 2024 – Una scossa politicamente carica ha attraversato l’FBI con le dimissioni del direttore Christopher A. Wray, annunciate proprio in coincidenza con il futuro ritorno alla Casa Bianca di Donald J. Trump, il 20 gennaio prossimo. Dopo un lungo periodo di tensioni, Wray ha deciso di lasciare l’incarico, aprendo la porta a ristrutturazioni significative e a un cambio di rotta nell’agenzia.
La frattura con Trump
Nominato da Trump nell’agosto del 2017, Wray aveva ricevuto un mandato di dieci anni, concepito per preservare l’indipendenza dell’FBI. Tuttavia, la relazione tra il direttore e l’ex Presidente ha subìto un deterioramento significativo, culminato nel 2022 con la perquisizione del resort di Mar-a-Lago, dove l’FBI ha sequestrato documenti classificati. Da quel momento, Trump ha progressivamente accusato l’agenzia di averlo colpito ingiustamente, definendola uno “strumento di ingiustizia”.
“Un grande giorno per l’America”
Commentando la decisione di Wray di dimettersi, Trump ha esclamato che si tratta di “un grande giorno per l’America”. Il Presidente eletto ha enfatizzato come il direttore uscente abbia trasformato l’FBI in "un’arma contro di lui", sottolineando il malcontento nei confronti delle indagini legate alle elezioni del 2020 e all’operazione di perquisizione a Mar-a-Lago. D’altra parte, Wray ha giustificato la sua scelta come un tentativo di proteggere l’integritĂ dell’FBI, affermando la necessitĂ di evitare che l’agenzia si immergesse in ulteriori controversie politiche.
Kash Patel, il successore designato
Con l’addio di Wray, Trump ha giĂ scelto il suo successore: si tratta di Kash Patel, ex procuratore federale e noto alleato del magnate, che ha espresso la sua intenzione di portare avanti una radicale riorganizzazione dell’agenzia. Patel ha promesso di indirizzare l’FBI verso nuovi livelli di efficienza, prevedendo il trasferimento di migliaia di dipendenti del quartier generale in altre sedi nel territorio nazionale. Le sue dichiarazioni rivelano un approccio volto a rimuovere le percezioni di politicizzazione all’interno dell’agenzia.
In un clima di cambiamento e attesa, il futuro dell’FBI sotto la direzione di Patel potrebbe significare un ritorno a una gestione piĂą in linea con le visioni politiche dell’amministrazione Trump, configurando così una nuova era per il Bureau e le sue operazioni.
Con queste dimissioni, l’FBI si prepara ad affrontare un periodo di ristrutturazione profonda che potrebbe avere ripercussioni significative non solo all’interno dell’agenzia, ma anche sull’intera scena politica americana.