Gualtieri commosso dalla pazienza dei romani | Gli affitti brevi sono davvero una minaccia per il centro storico?

Giubileo e trasformazione urbana: le sfide del sindaco Gualtieri per Roma

ROMA – “Sono rimasto commosso dalla pazienza dei cittadini romani”, ha dichiarato Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, durante il suo intervento al festival Atreju. Parole pesanti, che mettono in evidenza il riconoscimento del primo cittadino per il sostegno manifestato dai romani nonostante le difficoltà dell’attuale periodo, caratterizzato da disagi e chiusure legate ai numerosi cantieri in corso.

Gualtieri ha sottolineato la necessità di una profonda trasformazione per la capitale, affermando: “Noi questa città la dobbiamo trasformare e rigenerare. Il problema di Roma è che in tutti questi anni è stata immobile.” Un invito, questo, a concepire la città come un organismo vivo, in costante evoluzione e a fronteggiare le sfide che richiedono un intervento deciso e pianificato.

“Sono molto soddisfatto. Tutti i cantieri a Roma sono la dimostrazione che se c’è dialogo o sinergia le cose si possono fare,” ha continuato Gualtieri, evidenziando l’importanza della collaborazione fra le diverse forze politiche per il bene della comunità. Con questa affermazione, il sindaco intende rafforzare la convinzione che solo lavorando insieme si possano vedere progressi tangibili.

Un tema centrale emerso dal discorso è quello degli affitti brevi, un argomento che suscita molteplici opinioni nella capitale. Gualtieri ha chiarito la sua posizione: “Vogliamo evitare che il centro storico si svuoti dei suoi abitanti e questo in parte è dovuto all’abusivismo.” Il sindaco ha specificato che non è sua intenzione abolire gli affitti brevi, ma piuttosto regolarne l’utilizzo per garantire un equilibrio sul mercato immobiliare: “Non siamo talebani su questo, ma credo che sia un fenomeno da regolamentare come avviene in altre parti d’Italia.”

Con le parole di Gualtieri, Roma si trova di fronte a un bivio: da un lato, la necessità di rigenerazione e modernizzazione, dall’altro la tutela del tessuto sociale e culturale che ha caratterizzato la città negli anni. Se sarà in grado di affrontare queste sfide, la capitale potrà avviarsi verso un nuovo capitolo della sua storia, incentrato sul dialogo e sulla crescita sostenibile.