Il Campidoglio ci ripensa? In bilico la presenza di Tony Effe al concerto di Capodanno
Roma, 16 dicembre 2024 – Il concerto di Capodanno a Roma continua a generare discussioni accese nel palazzo comunale. Dopo le polemiche sorte attorno alla presenza del rapper Tony Effe, l’amministrazione capitolina starebbe considerando di chiedere all’artista di rinunciare all’esibizione. Questo contesto di incertezze sta infiammando il dibattito pubblico, con diversi gruppi che esprimono le loro posizioni.
Il consigliere capitolino di Fratelli d’Italia, Federico Rocca, ha accolto con favore la notizia di una possibile retromarcia del sindaco Roberto Gualtieri e dell’assessore Onorato. Rocca ha dichiarato: "Evidentemente siamo stati buon profeti quando avevamo definito scellerata la scelta di avere Tony Effe come artista al concerto". Tuttavia, il suo appello si estende oltre l’aspetto artistico: "Occorre evitare che i cittadini romani paghino eventuali penali a causa di questa decisione. Chi sbaglia deve farsi carico della situazione", ha sottolineato.
La questione della presenza di Tony Effe è acuita non solo dai suoi testi, spesso considerati controversi, ma anche da recenti conflitti pubblici con altri artisti, come Fedez. Questo scenario ha portato anche il Codacons a intervenire, richiedendo una posizione coerente da parte della Rai riguardo alla partecipazione del rapper al festival di Sanremo. "Se la sua esibizione sarà bloccata a Roma, non si capisce perché i suoi testi violenti possano essere accettabili a Sanremo," ha dichiarato il presidente Carlo Rienzi.
Da parte sua, il Codacons ha alzato il tono della polemica, parlando di una "ipocrisia inaccettabile" che caratterizza l’accettazione di Tony Effe in contesti diversi, sollevando interrogativi sul silenzio di figure politiche e sociali riguardo a temi di gender e rispetto. "Non abbiamo visto alcuna protesta da parte delle donne dei vari partiti politici quando abbiamo richiesto di escludere artisti con testi lesivi delle donne da Sanremo. È tempo di chiedere conto," ha concluso Rienzi.
In un clima di crescente attenzione sulle tematiche legate alla violenza e alla rappresentazione delle donne nel mondo della musica, la decisione del Campidoglio potrebbe diventare un caso emblematico. La discussione sul futuro del concerto di Capodanno e sull’eventuale esibizione di Tony Effe non riguarda solo l’evento stesso, ma solleva domande più ampie sulla responsabilità dell’intrattenimento e delle sue implicazioni sociali.