Vasco Rossi critica il nuovo Codice della Strada: "Salvini, cambia questa legge del caxxo"
Roma, 16 dicembre 2024 – Continua la polemica tra Vasco Rossi e il governo sul nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 14 dicembre scorso. Il noto rocker di Zocca, in un comunicato carico di emozione e fermezza, ha fatto sentire la sua voce contro le recenti misure introdotte dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini.
“Caro Salvini, io non devo confrontarmi con nessuno altri che te”, ha esordito il cantautore, affermando il suo desiderio di dialogare direttamente con il ministro riguardo alle implicazioni della legge. Rossi ha sottolineato che “la perdita della patente non è solo un problema per chi ama divertirsi la notte, ma per chi rischia di perdere il lavoro”. Una posizione chiara, che riflette la preoccupazione del cantautore per le conseguenze pratiche e reali di una normativa che, secondo lui, “non salva nessuna vita”.
Il cantautore si è espresso con vigore riguardo alla nuova legge, evidenziando che essa “punisce e arresta chi è perfettamente lucido” e che l’introduzione di misure drastiche contro l’uso di sostanze come la cannabis non è una soluzione efficace per ridurre gli incidenti stradali. Anzi, ha avvertito che si tratta di “fare propaganda sulla pelle delle persone”, lasciando intravedere una preoccupazione per le minoranze che, a suo dire, non possono difendersi.
Nel frattempo, i dati forniti dal Ministero dell’Interno e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti evidenziano che in soli due giorni dalla entrata in vigore del nuovo Codice, sono stati registrati 626 incidenti stradali e 4.744 violazioni tra cui l’uso scorretto del cellulare e la guida in stato di ebbrezza. Inoltre, sono state decurtate 8.136 punti patente, ritirate 331 patenti di guida e 224 carte di circolazione.
Dalla lettura dei dati emerge un quadro complesso della situazione, dove la nuova normativa ha portato a un aumento dei controlli, ma solleva anche interrogativi sulla sua efficacia e sulla salvaguardia dei diritti dei cittadini.
Vasco Rossi ha quindi concluso il suo messaggio chiedendo a Salvini di “riprendersi e cambiare questa legge del caxxo!”, segnando una chiara posizione contro le nuove misure che, a suo avviso, potrebbero causare più danni che benefici.
Questa querelle tra il musicista e il ministro dei Trasporti continuerà probabilmente a far discutere, sia sui social che nei dibattiti pubblici, mentre molti si chiedono quale percorso il governo deciderà di intraprendere in seguito a queste polemiche.