Giovanni Toti dovrà lavorare 1.620 ore per la Lilt | Ecco perché il suo ritorno in politica potrebbe essere impossibile!

Giovanni Toti condannato a 1.620 ore di lavori socialmente utili: la giustizia ratifica il patteggiamento

GENOVA – Una nuova pagina si è scritta oggi nel controverso capitolo che ha visto protagonista Giovanni Toti, ex governatore della Regione Liguria, il quale è stato condannato a 1.620 ore di lavori socialmente utili. La decisione è stata ratificata dal giudice Matteo Buffoni, chiudendo così una vicenda giudiziaria che ha costretto Toti alle dimissioni nel corso dell’estate.

L’ex presidente si occuperĂ  di attivitĂ  per la Lilt. Toti dovrĂ  prestare servizio presso la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt), dove sarĂ  impegnato in vari compiti, tra cui le attivitĂ  di ufficio stampa, pubbliche relazioni, nonchĂ© servizi di assistenza e accoglienza, e prenotazione di visite. Questa nuova fase rappresenta un cambio radicale per l’ex governatore, che si distacca così dal mondo della politica attiva.

Il patteggiamento, che prevede una pena di due anni e tre mesi convertita in lavori socialmente utili, è stato discusso mentre Toti si trovava a Roma per presentare il suo libro dal titolo “Confesso: Ho governato. Dal ponte Morandi alla rinascita della Liguria: un modello contro l’ipocrisia della politica”. L’assenza in aula non ha impedito al giudice di procedere con la ratifica dell’accordo.

Scelta giudiziaria e nuove prospettive per il lavoro. Inizialmente, il legale di Toti aveva proposto di svolgere i lavori socialmente utili presso il Parco di Montemarcello-Vara-Magra, ma l’ente era stato nominato dallo stesso Toti e quindi la proposta non è stata ritenuta adeguata. Il giudice ha specificato che Toti dovrĂ  svolgere lavori non soltanto di natura intellettuale, ma anche manuale, rendendo necessario un cambio di rotta verso l’attivitĂ  presso la Lilt.

Interdizione dai pubblici uffici: le conseguenze. Durante il periodo di esecuzione della pena, Toti sarĂ  interdetto dai pubblici uffici. Tuttavia, le ripercussioni piĂą rilevanti provengono dalla legge Severino: in caso di candidature locali, l’interdizione è perenne a meno che non venga richiesta una riabilitazione, la quale può essere ottenuta solo tre anni dopo aver scontato la pena. Per quanto concerne un’eventuale candidatura in Parlamento, invece, la Severino prevede un’interdizione di ben sei anni.

Con la conclusione di questa vicenda, le strade di Giovanni Toti nel panorama politico italiano sembrano destinate a subire una lunga pausa. La politica ligure attende di scoprire se e come l’ex governatore riuscirĂ  a tornare in campo in futuro. Nel frattempo, il suo impegno per la Lilt rappresenta un’opportunitĂ  non solo di riabilitazione personale ma anche di servizio alla comunitĂ .