Inchiesta Open: Matteo Renzi prosciolto, “Meloni e Travaglio dovrebbero scusarsi”
ROMA – La notizia della conclusione dell’inchiesta Open segna una svolta significativa per Matteo Renzi. A seguito di questo procedimento, il leader di Italia Viva ha annunciato di essere stato prosciolto insieme ad altri dieci indagati. La comunicazione è arrivata attraverso un post sui social media, dove Renzi ha esposto il suo pensiero con un evidente tono di rivincita.
“Ho quasi cinquant’anni. Gli ultimi cinque li ho vissuti da ‘appestato’” ha esordito Renzi, riferendosi alla sua esperienza durante l’inchiesta. Secondo l’ex Primo Ministro, l’indagine è stata un tentativo politicizzato di “farlo fuori” e di danneggiarlo pubblicamente, in particolare da parte di Fratelli d’Italia e dei Cinque Stelle. “Oggi arriva la notizia: PROSCIOLTO. Prosciolto io, prosciolti tutti i miei amici sia politici che professionisti”, ha continuato, sottolineando il suo sollievo dopo anni di "sofferenza".
Renzi ha messo in evidenza che, nonostante la sua esonero da ogni responsabilità, "oggi in tanti dovrebbero scusarsi, Meloni e Travaglio in primis". Tuttavia, l’ex sindaco di Firenze ha espresso scetticismo sulle eventuali scuse, affermando: “Non lo faranno. Pace.” Ha anche criticato il Pubblico Ministero Luca Turco, descrivendo il suo operato come illegittimo e offensivo nei confronti della sua famiglia.
Riconoscimenti alla famiglia e alla squadra legale
Nel suo messaggio, Renzi ha voluto estendere un affettuoso ringraziamento a sua moglie Agnese e ai suoi tre figli, Francesco, Emanuele ed Ester, affermando: “Grazie ad Agnese per essere stata una roccia e non era facile”. “Grazie a tutti gli avvocati della difesa e a tutti coloro che mi sono stati vicini”, ha aggiunto, evidenziando l’importante supporto ricevuto durante tutti questi anni.
Infine, Renzi ha concluso il suo intervento con un invito a riflettere sulle ingiustizie affrontate da molti cittadini: “Volevano farmi fuori con una indagine farlocca. Non ce l’hanno fatta. Ripartiamo insieme.” Ha promesso di continuare la sua attività politica in nome di coloro che non hanno avuto la stessa fortuna, sottolineando che "oggi ha perso il giustizialismo e ha vinto la giustizia”.
Questa chiusura dell’inchiesta non segna solo la fine di un capitolo difficoltoso per Renzi, ma potrebbe anche rappresentare una nuova opportunità per riposizionarsi nel panorama politico italiano.