Allerta dell’OMS: Raid israeliano all’ospedale Kamal Adwan mette a rischio 75.000 vite a Gaza
ROMA – L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato un allarme allarmante riguardo alla situazione nel nord della Striscia di Gaza dopo il raid condotto dall’esercito israeliano che ha colpito duramente l’ospedale Kamal Adwan, l’ultimo presidio sanitario operativo della zona. Circa 75.000 persone sono a rischio, mentre i servizi medici sono stati profondamente compromessi.
Secondo la nota dell’OMS, il raid ha causato danni significativi a varie aree dell’ospedale, tra cui il laboratorio, l’unità chirurgica e la sala operativa, tutte vitali per il funzionamento della struttura. "Alcune aree sono state bruciate e gravemente danneggiate", ha aggiunto l’OMS, evidenziando la precarietà della situazione sanitaria già esistente.
Negli ultimi due mesi, la regione attorno all’ospedale è stata caratterizzata da un contesto di instabilità crescente, con attacchi quotidiani che hanno colpito non solo le strutture ospedaliere, ma anche il personale sanitario. Nonostante la necessità urgente di forniture e servizi medici di emergenza, solo 10 delle 21 missioni pianificate dall’OMS a Kamal Adwan sono state parzialmente realizzate. Durante queste operazioni, sono stati consegnati ben 45.000 litri di carburante, forniture mediche e generi alimentari, ma il trasferimento di pazienti è stato limitato.
In un contesto drammatico, l’ospedale di Al-Awda è in condizioni critiche e gli ospedali indonesiani sono completamente fuori servizio, aggravando la già grave crisi sanitaria nella regione. L’OMS ha avvertito che l’assistenza sanitaria per i residenti del nord di Gaza sta raggiungendo un "punto di rottura".
Dall’altra parte, l’esercito israeliano ha comunicato attraverso i propri canali social di aver arrestato circa 240 persone durante l’operazione, molte delle quali accusate di legami con Hamas. Tra gli arrestati figura il direttore dell’ospedale, sospettato di essere un terrorista operativo. "È stato arrestato per essere interrogato", si legge nel comunicato delle forze israeliane.
Questo scenario complesso pone interrogativi sul futuro dell’assistenza sanitaria a Gaza e sulle condizioni di vita di migliaia di civili, mettendo in luce un conflitto che continua a colpire le fasce più vulnerabili della popolazione. L’OMS ha sottolineato la necessità di un intervento immediato per arginare una crisi umanitaria che si fa sempre più grave.
In un momento di profonda crisi sanitaria e umanitaria, la comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione la dinamica degli eventi in una regione già martoriata da anni di conflitto.