Tragedia a Marsa Alam: un turista italiano ucciso da uno squalo
Un drammatico incidente in acque egiziane ha scosso il mondo del turismo: un turista italiano ha perso la vita in un attacco di squalo mentre faceva immersioni al largo di Marsa Alam, noto per le sue splendide spiagge e barriere coralline. Un altro subacqueo italiano è rimasto ferito durante l’aggressione, come comunicato dal ministero dell’Ambiente egiziano.
L’attacco è avvenuto in acque profonde e al di fuori delle aree designate per la balneazione, in una zona che, secondo i regolamenti locali, è vietata per il nuoto. Il corpo del sub deceduto è stato immediatamente trasportato all’ospedale di Porto Ghalib, dove è stato messo a disposizione del pubblico ministero per gli accertamenti del caso.
Le autorità locali hanno già avviato un’inchiesta, mentre il tratto di mare in cui si è verificata la tragedia sarà chiuso alla balneazione per alcuni giorni. Questo provvedimento mira a garantire la sicurezza degli altri bagnanti e turisti, in attesa di ulteriori sviluppi sulle cause dell’incidente.
Il ministero dell’Ambiente egiziano ha inoltre annunciato la creazione di una commissione urgente per coordinare le indagini con il governatorato del Mar Rosso e altre autorità competenti. Le segnalazioni indicano che i turisti si trovavano in una zona pericolosa, nonostante le indicazioni di non nuotare oltre i moli, che sono stati chiusi a partire da lunedì.
Questa non è la prima volta che episodi simili avvengono nei mari egiziani: nel giugno del 2023, un turista russo fu ucciso da uno squalo tigre mentre si trovava nelle acque di Hurghada. Questi eventi sollevano interrogativi sulla sicurezza delle aree turistiche e sull’importanza della vigilanza riguardo alle normative previste per la balneazione.
La comunità turistica e i cittadini italiani sono colpiti da questa triste notizia, che mette in evidenza i rischi legati a immersioni e attività subacquee in territori noti per la loro fauna marina. Le autorità locali sono chiamate a rispondere a queste problematiche per garantire un ambiente sicuro ai turisti, e affinché tragedie del genere non si ripetano in futuro.