Iran, fissata udienza per domiciliari ad Abedini: “Prego per Cecilia Sala e per me”
ROMA – La Corte d’Appello iraniana ha ufficialmente programmato per il 15 gennaio 2025 l’udienza relativa alla richiesta di concessione dei domiciliari a Mohammad Abedini Najafabadi. L’iraniano, 38 anni, era stato arrestato il 16 dicembre 2024 all’aeroporto di Malpensa su richiesta degli Stati Uniti, che ora hanno avanzato una richiesta di estradizione nei suoi confronti. Abedini è accusato di aver fornito informazioni sensibili ai Pasdaran, considerati un’organizzazione terroristica da Washington.
L’avvocato di Abedini, Alfredo De Francesco, ha avuto un incontro con il suo assistito in carcere per discutere le modalitĂ della distinzione processuale, condividendo anche un parere negativo riguardo alla richiesta di domiciliari. Durante l’incontro, Abedini ha espresso una certa inquietudine per la sua situazione e ha manifestato preoccupazione per la sua famiglia, definendosi “incredulo” rispetto alle accuse mosse contro di lui.
“Mi ha chiesto di scrivere il nome di Cecilia Sala su un foglio per poter pregare per lei e per sé in questi giorni,” ha raccontato De Francesco. La richiesta è particolarmente significativa, poiché la giornalista Cecilia Sala è attualmente detenuta nel carcere di Evin a Teheran dal 19 dicembre. Abedini ha espresso curiosità nel capire il motivo per cui la sua vicenda sia connessa a quella della giornalista.
I genitori di Cecilia Sala, che stanno vivendo un momento di grande angoscia per la sorte della loro figlia, hanno fatto sapere attraverso una nota che la situazione è “complicata e molto preoccupante”. Hanno chiesto silenzio stampa per tutelare la delicata fase di negoziazione che stanno affrontando, facendo appello a media e opinione pubblica affinché non si divulghino informazioni che potrebbero compromettere le trattative.
“La fase a cui siamo giunti è, però, molto delicata,” hanno dichiarato i genitori, evidenziando che il dibattito mediatico rischia di complicare ulteriormente le cose. "Siamo grati per l’affetto e la solidarietà ricevuti, ma ora è necessario riservatezza e discrezione.”
Nel frattempo, è atteso un incontro importante: lunedì 6 gennaio, il governo italiano, tramite il sottosegretario Alfredo Mantovano, fornirà aggiornamenti al Copasir – il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica – sulla vicenda. Le autorità italiane e statunitensi sono attualmente in contatto per cercare di risolvere questa intricata questione, in un contesto molto delicato e incerto.