Bimba ferita da un colpo di pistola, indagata anche la madre
MILANO – La tragica vicenda di una bimba di 3 anni, gravemente ferita da un colpo di pistola mentre giocava in casa, ha sollevato interrogativi sulle responsabilità dei genitori. Gli inquirenti stanno indagando su quanto accaduto nella villetta di Gardone Valtrompia, in provincia di Brescia, e hanno iscritto entrambi i genitori nel registro degli indagati per lesioni colpose e omessa custodia dell’arma.
Le condizioni della piccola
La bambina, colpita alla testa da un proiettile due giorni fa, resta in prognosi riservata presso l’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Le sue condizioni sono molto gravi e la famiglia attende speranzosa il responso dei medici, che potrebbe svelare i danni cerebrali causati dal colpo. L’intervento chirurgico al quale è stata sottoposta è stato delicato e le speranze riguardo la sua ripresa sono ridotte.
Le motivazioni del coinvolgimento della madre
Nell’ambito delle indagini, sono emerse testimonianze contraddittorie dai genitori riguardo al possesso dell’arma. Il padre ha dichiarato di aver tenuto la pistola carica in camera da letto “per timore dei ladri”, un’affermazione che ha sollevato ulteriori domande sulla sicurezza e sulla responsabilitĂ nel custodire un’arma in presenza di minori. Le divergenze nelle versioni presentate dai coniugi hanno spinto gli inquirenti a indagare anche sulla madre, esaminando chi fosse effettivamente responsabile di tale decisione.
La situazione resta complessa e la comunità locale, scossa da questa tragica vicenda, attende sviluppi e risposte. La sicurezza in casa e la custodia delle armi sono questioni cruciali che rischiano di passare in secondo piano, ma eventi come questo offrono un’amara opportunità di riflessione sull’importanza di una maggiore responsabilità genitoriale.