Proteste a Poggioreale | I cittadini minacciano di entrare in cimitero per riprendere i cari scomparsi!

"Ci riprenderemo le salme dei nostri cari": manifestazione choc al cimitero di Poggioreale

NAPOLI – Un grido di dolore e di rabbia si levano in questi giorni a Napoli, dove i cittadini si preparano a una manifestazione per il secondo anniversario del crollo del Cimitero Monumentale di Poggioreale. “Ci riprenderemo le salme dei nostri cari” è la promessa che risuona fra le parole di Pina Caccavale, presidente del comitato “Crollo 5 gennaio 2022 – Insieme per non dimenticare”.

Domenica, i membri del comitato si raduneranno nel luogo del disastro, armati non solo di striscioni ma anche di pale e picconi, pronti a protestare contro l’assenza di risposte da parte delle autorità competenti. “Mi porterò un cartello con scritto ‘Cercasi Manfredi‘. Siamo stati abbandonati”, dichiara Caccavale, che non nasconde la sua frustrazione per la situazione. Il crollo ha provocato il cedimento delle congreghe dei Dottori Bianchi e di San Gioacchino, bloccando così l’attività di recupero dei resti.

Caccavale sottolinea che, a quasi un anno dalla tragedia, l’attività di recupero è rimasta ferma da marzo. “Metropolitana, in forza di una Ctu che la esenta da responsabilità, dopo un primo periodo di collaborazione si è tirata fuori da tutto”, afferma, indicandone la responsabilità di gestione. Inoltre, gli ingegneri del Comune hanno stimato una spesa di circa 500mila euro necessaria per affrontare la situazione, cifra che l’amministrazione sembra non voler o non essere in grado di finanziare.

“Noi siamo stanchi di aspettare”, conclude Caccavale, esprimendo una determinazione che va oltre il dolore personale per la perdita. La manifestazione è prevista per il 5 gennaio alle 9:30, nel quadrato davanti alla chiesa Madre, il luogo in cui si stanno effettuando i recuperi dei corpi non ancora restituiti ai famigliari.

Questa protesta segna un punto di non ritorno per le famiglie delle vittime e la comunità di Poggioreale, che chiedono giustizia e rispetto per i loro cari. In un contesto già difficile, i cittadini non intendono fermarsi davanti all’indifferenza, portando con sé non solo strumenti di lavoro ma anche la speranza di un cambiamento.