Oltre 2.200 morti nel Mediterraneo nel 2024: un anno tragico per i migranti
ROMA – Il 2024 si chiude con un bilancio drammatico per le traversate nel Mediterraneo, dove oltre 2.200 persone hanno perso la vita o risultano disperse nella loro disperata ricerca di un futuro in Europa. La triste notizia è stata resa nota da Regina De Dominicis, direttrice regionale di Unicef, durante una conferenza stampa tenuta il 3 gennaio 2025.
Il Mediterraneo continua a rimanere uno dei tratti più pericolosi per i migranti. Tra le ultime vittime segnalate nel 2024, figurano 20 persone disperse al largo delle coste libiche, a seguito di un episodio avvenuto il 31 dicembre. Solo sette persone, trovatesi a bordo dello stesso barcone in difficoltà , sono state soccorse dalla Guardia di Finanza e hanno avuto la fortuna di approdare sull’isola di Lampedusa. Tra queste, si registra la storia commovente di un bambino di otto anni, di nazionalità siriana, che è riuscito a salvarsi.
Il numero di morti nel Mediterraneo segnala un’urgente crisi umanitaria che continua a colpire migliaia di famiglie in cerca di sicurezza. La situazione si aggrava ogni anno, rendendo necessarie nuove soluzioni politiche e umanitarie per affrontare questo afflusso di persone in fuga da conflitti e povertà . Organizzazioni internazionali e Ong stanno chiedendo a gran voce un impegno rinnovato da parte dei governi per garantire la sicurezza dei migranti e prevenire ulteriori tragedie.
La questione rimane più che mai attuale: il Mediterraneo, simbolo di speranza per tanti, è anche un mare di lutti e disperazione. In questo contesto, la comunità internazionale deve riflettere su cosa sia possibile fare per fermare questo dramma, salvaguardando la dignità e la vita di chi cerca solo un’opportunità di vita migliore.