Elisabetta Belloni lascia il Dipartimento per la Sicurezza: Pronto un Incarico in UE?
ROMA – Elisabetta Belloni si prepara a lasciare la guida del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), anticipando la scadenza naturale del suo mandato, inizialmente prevista per maggio 2025. La notizia, sorprendente per molti, è stata comunicata a pochi intimi già a dicembre scorso.
Poco prima delle festività natalizie, Belloni ha informato personalmente la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, della sua intenzione di dimettersi. L’incontro, riservato e con la partecipazione anche del sottosegretario Alfredo Mantovano, ha segnato l’inizio di una fase di transizione per i servizi di sicurezza italiani.
IL FUTURO A BRUXELLES?
Secondo quanto riportato dal quotidiano Repubblica, il futuro di Belloni potrebbe rivelarsi molto promettente, con la possibilitĂ di un incarico tecnico di rilievo presso la Commissione Europea. La sua carriera, caratterizzata da stima e collaborazione con Meloni, si scontra tuttavia con rapporti piĂą complessi con Mantovano, che negli ultimi tempi hanno registrato meno fluiditĂ .
UN PASSO NON PROGRAMMATO
La decisione di Belloni, inaspettata anche per la Meloni, arriva dopo una proroga di un anno che la premier aveva deciso nel 2024. Inizialmente si pensava a un annuncio di dimissioni per la fine dell’anno, in coincidenza con la conclusione dell’incarico come sherpa del G7 per l’Italia. Tuttavia, un confronto tra i tre ha portato a rimandare la comunicazione ufficiale, per mitigare l’impatto mediatico e dare tempo alla scelta del successore.
LA SUCCESSIONE AL DIS
In attesa di ulteriori sviluppi, i nomi che circolano per la successione di Belloni includono quello di Bruno Valensise, attuale direttore dell’Aisi e già vice al Dis. La eventuale nomina di Valensise potrebbe però sollevare interrogativi sulla leadership dei servizi interni, aprendo la strada a un secondo avvicendamento.
UNA CARRIERA BRILLANTE
Per Elisabetta Belloni, l’addio al Dis rappresenta l’inizio di un nuovo capitolo in una carriera costellata di successi diplomatici e incarichi di grande rilevanza. Il suo eventuale arrivo a Bruxelles segnerebbe non soltanto una nuova fase per lei, ma potrebbe anche rimodellare gli equilibri all’interno dei servizi di sicurezza italiani. Resta da vedere chi sarĂ in grado di raccogliere il testimone nel Dipartimento e come si definiranno i futuri assetti all’interno della sicurezza nazionale.