La Befana ‘radicale’ porta il carbone al ministro Salvini: Un gesto simbolico contro l’inefficienza ferroviaria
ROMA – In un’iniziativa che promette di scatenare un dibattito, la Befana ‘radicale’ è pronta a consegnare un sacchetto di carbone al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, come simbolo di protesta per i ritardi accumulati nelle tratte ferroviarie italiane. Negli ultimi tre mesi, infatti, le ferrovie hanno registrato un totale di 4.641 ore di ritardo, secondo quanto dichiarato dagli esponenti di Europa Radicale.
La protesta avrà luogo domani, martedì 7 gennaio, alle 12, presso Porta Pia a Roma, dove gli attivisti Igor Boni e Silvja Manzi presenteranno il dossier intitolato ‘Altra Velocità’. Il documento, redatto dall’informatica Chiara Calore, analizza gli orari di partenza e arrivo di oltre 22.000 treni ad Alta Velocità operati da Trenitalia dal 1° ottobre al 31 dicembre 2024.
Durante la conferenza stampa, verranno resi noti dettagli cruciali, come le tratte con maggiori ritardi e i treni che non hanno mai raggiunto la loro destinazione in tempo. Inoltre, l’analisi includerà l’entità dei rimborsi a cui Trenitalia potrebbe essere soggetta, rimborsi che potrebbero gravare significativamente sui bilanci dell’azienda.
Alla fine della conferenza, gli esponenti di Europa Radicale non solo consegneranno il dossier, ma accompagneranno il gesto con un sacchetto di carbone, sottolineando così una critica diretta alla gestione del servizio ferroviario italiano. Un gesto che non mancherà di suscitare reazioni da parte del governo e degli stessi cittadini, sempre più frustrati dai disservizi e dalla scarsa puntualità delle ferrovie.
Con questa azione, la Befana ‘radicale’ non si limita a un gesto folcloristico, ma lancia una sfida concreta all’efficienza del settore ferroviario nazionale. Riuscirà il ministro Salvini a dare risposte adeguate ai disagi vissuti dai viaggiatori? La palla ora è nel suo campo.