Jean-Marie Le Pen: il controverso leader dell’estrema destra francese muore a 96 anni
Rueil-Malmaison, 7 gennaio 2025 – È con la notizia della sua morte che il panorama politico francese si segna di una nuova era. Jean-Marie Le Pen, fondatore del Front National e figura di spicco dell’estrema destra, si è spento all’età di 96 anni. Un uomo che ha incarnato la controversia e la provocazione, le sue ultime giornate sono state caratterizzate dalla solitudine e da una salute sempre più precaria.
“Non ho mai realizzato quanti anni avevo fino a 90 anni”, dichiarava Le Pen, descrivendo il suo rapporto con la vita e la vecchiaia. Sembra quasi che per lui il passare del tempo fosse una mera illusione, tanto che si diceva di non aver paura della morte, ma di considerarla parte integrante della sua esistenza. “La morte è stata una costante nella mia vita. Non la temo”, affermava, riflettendo sulla sua infanzia segnata da un drammatico evento: la morte del padre in guerra.
Nella sua villa di Montretout, vicino a Parigi, Le Pen trascorreva il tempo circondato da libri e memorabilia, spesso chiudendosi in un ufficio buio dove rifletteva sulla sua lunga vita, a volte accompagnato dai suoi due levrieri ibizenchi, Olga e Stella. Un ritratto di un uomo che si è sempre considerato un ‘outsider’ nella società francese e che ha avuto un ruolo significativo nella trasformazione dell’estrema destra nel Paese.
“Sono un pioniere dell’immigrazione”, affermava con orgoglio, ma le sue opinioni sull’immigrazione e la storia sono spesso state contestate. Le sue affermazioni provocatorie, come definite camere a gas un “dettaglio” della storia e la lode al maresciallo Pétain, lo hanno messo sotto la lente della giustizia, portandolo a essere condannato per apologia di crimini di guerra e incitamento all’odio razziale. “Non chiedo di essere amato”, ribadiva, dimostrando una determinazione a restare fedele a se stesso, senza rimorsi per le sue scelte.
La carriera politica di Le Pen è stata senza precedenti: eletto deputato a soli 27 anni e, fino al 2019, ha continuato a esercitare un’influenza significativa, culminando nella fondazione di un partito che ha ricevuto crescente sostegno popolare. Sotto la sua guida, il Front National passò da un piccolo gruppo a una forza rilevante nelle elezioni, arrivando al secondo turno delle presidenziali nel 2002.
“L’idea dello scivolamento mi ripugna. Sono un uomo libero. Nessuna redenzione, nessuna autocensura. È troppo faticoso.” Queste parole riassumono la complessità e la determinazione di un uomo che ha dedicato la sua vita a idee che, per molti, sono state motivo di grande divisione e conflitto. La sua eredità rimarrà complessa, e il suo impatto sul dibattito politico francese avrà senza dubbio riflessi a lungo termine.
Con la sua scomparsa, il tema dell’estrema destra in Francia rimane più che mai attuale, mentre il Front National continua a evolversi, portando avanti idee che hanno profondamente segnato il contesto sociale e politico del Paese. La storia di Jean-Marie Le Pen è una testimonianza di come una figura controversa possa influenzare le correnti politiche, suscitando passione e polarizzazione.