Cessate il fuoco a Gaza: si avvicinano i dettagli finali, ma il governo Netanyahu è in crisi
ROMA – La speranza per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza si fa più concreta, con la conferma da parte del portavoce del ministero degli Esteri qatariota, Majed al-Ansari, che ha dichiarato che si stanno definendo i “dettagli finali” per un accordo tra Israele e Hamas. Questo sviluppo avviene nel contesto di negoziati intensificati in Qatar, con la collaborazione di Stati Uniti ed Egitto.
Le parole di al-Ansari sono state riportate da Al-Jazeera e sottolineano come grazie agli sforzi diplomatici, le divergenze tra le due parti si siano ridotte. Una notizia che segue le dichiarazioni del presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, il quale aveva anticipato un avvicinamento verso una soluzione pacifica, volta a fermare le operazioni militari israeliane e facilitare la liberazione degli ostaggi da parte di Hamas.
La crisi politica a Tel Aviv si intensifica
Contemporaneamente, la situazione politica interna di Israele si complica. Il primo ministro Benjamin Netanyahu si è ritrovato a dover affrontare le demissioni minacciose dei suoi ministri più conservatori: Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir. Quest’ultimo ha invitato Smotrich a dimettersi con lui in caso di un accordo di tregua, gettando un’ombra sulla stabilità del governo. In un tentativo di fermare la crisi, Netanyahu ha incontrato Smotrich per esprimergli la necessità di mantenere l’unità del governo, senza cedere all’opposizione interna.
Raid a Gaza continuano: un bilancio drammatico
La situazione sul campo, però, rimane tragica. Negli ultimi 24 ore, oltre 60 persone sono state uccise nei bombardamenti nella Striscia di Gaza, portando il totale delle vittime dal 7 ottobre 2023 a quasi 46.645. Questo conteggio, riportato dal ministero della Sanità locale, evidenzia la drammaticità della crisi umanitaria in atto, in parallelo con le trattative diplomatiche.
Conclusioni e prospettive future
Con i negoziati in corso e le tensioni politiche crescenti in Israele, il futuro del cessate il fuoco rimane incerto. Se da un lato, la comunità internazionale spinge per una soluzione pacifica, dall’altro la situazione a Gaza continua a deteriorarsi, con perdite di vite umane che crescono ogni giorno. Sarà fondamentale monitorare gli sviluppi nei prossimi giorni, in attesa di una possibile intesa che possa finalmente portare pace a una regione logorata dal conflitto.