La ministra Santanché a processo per falso in bilancio | Il legame con l’INPS che svela un oscuro segreto!

Santanché a processo per falso in bilancio: il scandalo Visibilia si fa serio

ROMA – La ministra del Turismo, Daniela Santanché, è stata rinviata a giudizio per presunto falso in bilancio nell’ambito del caso che coinvolge il gruppo editoriale Visibilia. La decisione è stata presa dalla giudice per le indagini preliminari di Milano, Anna Magelli, al termine di una breve camera di consiglio che ha seguito l’ultimo intervento della difesa.

Il caso, che coinvolge in totale 17 persone, non si limita alla sola ministra. Tra gli accusati figura anche il compagno di Santanché, Dimitri Kunz, e tre società del gruppo Visibilia: Visibilia Editore, Visibilia Editrice e Visibilia Srl in liquidazione. Le accuse si concentrano su presunti irregolarità contabili che avrebbero minato la trasparenza e l’affidabilità delle operazioni finanziarie delle società coinvolte.

L’ascendente politico di Santanché era già stato messo a rischio dal suo ruolo nel gruppo editoriale, che ha visto la ministra prendere la decisione di lasciare ogni incarico nel 2022. Nel dicembre dello stesso anno, ha anche ceduto le sue quote, trasferendo il 75% della controllante Athena Pubblicità agli svizzeri di Wip Finance, un passo evidentemente mirato a mantenere le distanze dalla situazione legale che si stava complicando.

Oltre ai capi d’accusa per falso in bilancio, Santanché e Kunz sono implicati anche in un’altra grave accusa: truffa aggravata ai danni dell’Inps. Questo concerne la gestione della cassa integrazione nel periodo segnato dall’emergenza Covid, un argomento che ha suscitato particolare attenzione e indignazione in un contesto già di per sé difficile per le aziende e i lavoratori italiani.

La decisione di procedere con il processo rappresenta un ulteriore capitolo di un’inchiesta che continua a scuotere il panorama politico e imprenditoriale italiano. Resta da vedere come avrà luogo il dibattimento e quali risvolti avrà questa vicenda per la carriera di Santanché e per il governo italiano nel suo complesso.