Trump giura con un ritratto inquietante | La battaglia tra passato e futuro inizia ora!

Donald Trump si prepara a giurare come presidente degli Stati Uniti: l’inauguration day si avvicina

ROMA – Con un sopracciglio inarcato e labbra serrate, Donald Trump si accinge a tornare alla Casa Bianca, pronto a giurare lunedì come nuovo presidente degli Stati Uniti. Questo ritratto, condiviso ieri insieme a quello del suo vice eletto, James David Vance, presenta un Trump visibilmente distante dalla sua prima inaugurazione, che avvenne in un clima di grande ottimismo e sorrisi.

Il nuovo ritratto di Trump, caratterizzato da un’espressione seria e determinata, sembra trasmettere un messaggio chiaro: il leader repubblicano è tornato non solo per governare, ma per combattere. La somiglianza con una foto segnaletica scattata nel 2017, quando fu accusato di tentativi di manomettere il voto in Georgia, aggiunge un ulteriore strato di ambiguità alla sua figura. Il suo non è solo un ritorno alle origini, ma un ritorno in grande stile, promettendo un mandato ancora più combattivo rispetto al primo.

Lunedì si svolgerà la cerimonia di giuramento, definita "inauguration day". I festeggiamenti cominceranno nella mattinata americana, culminando alle 18 ora italiana, momento in cui Trump pronuncerà la formula tradizionale del giuramento di fronte a Capitol Hill. La cerimonia, come da tradizione, incluirà vari eventi formali, tra cui un incontro con il presidente uscente Joe Biden e la sua consorte. A differenza del 2021, quando Trump aveva disertato il giuramento di Biden per presunti brogli elettorali, sarà presente per questa importante occasione.

Oltre alla cerimonia, l’evento si arricchirà di illustri ospiti. Tra quelli previsti, spiccano i nomi di ex presidenti come Bill Clinton, George Bush e Barack Obama, mentre l’ex first lady Michelle Obama non sarà della partita. Non mancheranno nemmeno i rappresentanti stranieri, con la partecipazione annunciata del presidente argentino Javier Milei e di vari esponenti della destra internazionale.

Tra gli invitati, anche figure di spicco della tecnologia: da Elon Musk, che assume il ruolo di responsabile del nuovo “dipartimento per l’efficienza governativa”, fino ai ceo delle più grandi multinazionali digitali, come Mark Zuckerberg di Meta e Tim Cook di Apple. Un contributo significativo all’organizzazione dell’evento arriva anche da Sundar Pichai di Google, che ha donato un milione di dollari.

Un nuovo capitolo si apre per Trump e per gli Stati Uniti, caratterizzato da nuove sfide e un ritorno a una presidenza che si preannuncia combattiva e controversa. Con il suo giuramento imminente, il mondo attende di vedere quale direzione prenderà la nuova amministrazione.