Ryanair annuncia la rimozione di un aeromobile da Roma Fiumicino: effetti preoccupanti sul turismo e sull’economia
ROMA – La compagnia aerea irlandese Ryanair ha comunicato oggi una decisione significativa per il traffico aereo nella capitale italiana. A partire dall’estate del 2025, Ryanair rimuoverà uno degli aerei attualmente basati presso l’aeroporto di Roma Fiumicino. Questa scelta comporterà una riduzione di 100 milioni di dollari di investimento e non contribuirà alla crescita del traffico, nemmeno in un anno che dovrebbe essere caratterizzato da un’aumentata affluenza turistica per le celebrazioni del Giubileo.
Il contesto attuale è complesso: Ryanair ha sottolineato la mancanza di crescita nel traffico aeroportuale di Roma Ciampino, da cui si osserva l’imposizione di restrizioni significative sui voli (limitati a 65 al giorno). Queste limitazioni sono accompagnate da un notevole aumento dei costi aeroportuali—+44% per Ciampino e +15% per Fiumicino entro il 2028—insieme a una decisione governativa di aumentare l’addizionale comunale sui voli, già più alta rispetto agli aeroporti di altre città italiane.
Politiche restrittive danneggiano il turismo
Ryanair ha lanciato un appello al governo italiano per riconsiderare queste politiche che, a loro avviso, compromettono gravemente la connettività aerea e i posti di lavoro, elementi cruciali per il turismo soprattutto in vista del Giubileo. I vertici della compagnia hanno evidenziato un contrasto tra la situazione di Roma e quella di altre capitali europee, come Bruxelles, Londra e Parigi, dove non esistono limiti restrittivi sul numero di voli.
Il CEO di Ryanair, Eddie Wilson, ha affermato: "Il governo italiano continua a limitare il potenziale turistico di Roma". Ha sollecitato l’esecutivo a rimuovere i limiti sui voli a Ciampino e a annullare l’aumento dell’addizionale municipale, un cambiamento che, secondo lui, potrebbe rendere la capitale italiana poco competitiva rispetto ad altre città europee.
Proposte per la crescita
In risposta alle attuali restrizioni, Ryanair ha formulato una serie di proposte. La compagnia chiede di aumentare il limite di voli a Ciampino da 65 a 130 al giorno, sottolineando che ciò è possibile senza compromettere la sicurezza dei passeggeri. Wilson ha inoltre suggerito di abolire le tasse sui passeggeri, seguendo l’esempio di diverse regioni italiane e alcuni Paesi europei, come Svezia e Polonia, che invece stanno puntando sulla riduzione dei costi per favorire la crescita del traffico aereo.
Un futuro incerto
La situazione economica e turistico-aeronautica di Roma si profila quindi sempre più preoccupante, con Ryanair che ha minacciato di ridurre ulteriormente i suoi investimenti. Wilson ha dichiarato: "Se le politiche restrittive verranno mantenute, lasceremo Roma e l’Italia a cercare di attrarre turisti e viaggiatori".
La compagnia ha avvertito che, a fronte di politiche più favorevoli, è pronta a investire 4 miliardi di dollari in Italia, che includerebbero l’aggiunta di nuovi aeromobili, l’apertura di 250 nuove rotte e la creazione di 1.500 nuovi posti di lavoro. Tuttavia, senza un cambiamento immediato da parte del governo e gestori aeroportuali, il futuro del turismo e della connessione aerea nella capitale italiana rimane incerto.