Elon Musk appeso come Mussolini | Cosa significa davvero questo gesto scioccante?

Milano, un gesto provocatorio: il manichino di Musk in piazzale Loreto

Il 22 gennaio 2025, Milano è stata teatro di una clamorosa azione dimostrativa che ha suscitato reazioni a livello globale. Un fantoccio, ritraente il volto di Elon Musk e appeso a testa in giù, è stato installato in piazzale Loreto, accompagnato dalla scritta provocatoria: “C’è sempre posto a piazzale Loreto, Elon”. Questa azione è stata rivendicata dal collettivo studentesco “Cambiare rotta”, scaturita da un episodio controverso legato al tycoon americano.

L’installazione del manichino si inserisce nel contesto di una polemica solvibile con il gesto che Musk ha recentemente mostrato durante la cerimonia di insediamento del presidente statunitense Donald Trump, movimento che ricordava il "saluto romano". Il collegamento simbolico tra Musk e Mussolini ha colpito l’immaginario collettivo, soprattutto perché il luogo scelto richiama una drammatica pagina della storia italiana: il corpo di Benito Mussolini fu appeso alla vista pubblica proprio in quella piazza il 29 aprile 1945.

A seguito di questa provocazione, la Digos di Milano ha avviato un’indagine per identificare gli autori dell’installazione. Attualmente, gli inquirenti stanno esaminando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza della zona. Sebbene non sia ancora stato formalizzato alcun reato, c’è la possibilitĂ  che venga contestato il reato di minacce aggravate, data la forte valenza simbolica e il contesto storico del gesto.

In un ulteriore colpo di scena, il post di rivendicazione pubblicato dal collettivo studentesco sul proprio profilo Instagram è stato rimosso. Il collettivo ha ironicamente commentato: “Pare che Musk e il suo amico di Meta (Mark Zuckerberg) non abbiano gradito troppo…”. Nel frattempo, il portavoce di Musk in Italia, Andrea Stroppa, non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito.

La figura di Musk continua a generare dibattiti e controversie, e questo ultimo episodio dimostra come la sua immagine non sia immune da critiche e provocazioni, rivelando le tensioni socio-politiche contemporanee. Milano si ritrova, quindi, al centro di un acceso confronto culturale, con una semplice azione che ha innescato riflessioni sulla memoria e sulla provocazione politica.