Arrestato René Benko, il magnate del crac miliardario: le indagini si allargano
Il 23 gennaio 2025 sarà ricordato come un giorno cruciale nella cronaca giudiziaria austriaca: René Benko, il magnate dell’immobiliare, è stato arrestato a Innsbruck, sua città natale. Il fondatore del gruppo Signa è coinvolto in un caso di insolvenza che ha scosso non solo l’Austria, ma anche l’Italia e altri paesi, dove è attualmente sotto indagine.
Accuse gravi e indagini internazionali
Benko, 47 anni, si trova di fronte a accuse pesanti, tra cui quella di associazione a delinquere. Le autorità lo accusano di avere falsificato documenti e di aver tentato di occultare beni dai creditori. Le indagini, condotte dall’unità speciale "Soko Signa", hanno rivelato una serie di irregolarità, tra cui la deviazione di parte della massa fallimentare di Signa.
La Procura anti-corruzione di Vienna ha emesso l’ordine di arresto dopo che la Procura Generale di Trento aveva già richiesto il provvedimento a dicembre. Tuttavia, inizialmente, le autorità austriache avevano rigettato la richiesta a causa della nazionalità di Benko. Il nuovo sviluppo si inserisce in un contesto di indagini sempre più serrate, supportate da intercettazioni telefoniche e dichiarazioni di ex collaboratori.
Un imprenditore di successo in difficoltà
René Benko ha costruito la sua fortuna nel settore immobiliare, fondando la sua prima società, Immofina Holding, nel 1999, poi ribattezzata Signa Holding GmbH nel 2006. Negli anni, ha scalato il mercato, diventando uno dei nomi più noti in Europa, fino a conquistare la terza posizione tra gli austriaci più ricchi del mondo, secondo Forbes. Tuttavia, la sua fortuna ha preso una piega drammatica nel 2023 con il crollo della sua azienda, che ha accumulato debiti per 10,3 miliardi di euro.
La dichiarazione di insolvenza portata avanti da Benko nel 2024 ha sollevato interrogativi, specialmente alla luce delle richieste di risarcimento che ammontano a circa 2,4 miliardi di euro. Questo scenario ha messo in luce i rischi e le complicazioni legati alla gestione dell’enorme patrimonio immobiliare di Signa, che si estende anche in Germania e nel Nord Italia.
Il futuro di René Benko resta incerto, mentre le autorità continuano le indagini e il mercato immobiliare osserva da vicino l’evolversi di una vicenda che potrebbe ridefinire il panorama degli affari in Europa.